Una Marcia per la “casa comune”

L’iniziativa nell’ambito della Giornata per la custodia del creato. Ai Santi Apostoli la Messa con il cardinale Vallini. Una nuova «cultura ecologica»

L’iniziativa nell’ambito della Giornata per la custodia del creato promossa dalla diocesi. Ai Santi Apostoli la Messa con il cardinale Vallini: l’invito a una nuova cultura ecologica

«Le ferite della Terra sono frutto delle ferite del cuore e in qualche modo ne diventano lo specchio». Con queste parole il cardinale vicario Agostino Vallini, nell’omelia della Messa celebrata nella basilica dei Santi XII Apostoli domenica 8 novembre, nella Giornata per la Custodia del Creato, ha esortato ad una profonda riflessione sulla salvaguardia della “casa comune”. Lo stesso Papa Francesco, ha affermato il cardinale, «ha scritto delle pagine stupende sulla relazione tra la nostra vita e la responsabilità che abbiamo verso la Terra». Ed è proprio nel segno dell’enciclica del Papa “Laudato si'” che oltre 70 associazioni italiane e internazionali, tra le quali Earth Day Italia insieme a Connect4Climate, hanno aderito alla “Marcia per la Terra”, una delle iniziative più importanti della Giornata aperta sabato 7 da un convegno nel Palazzo Lateranense. Due giornate intense, dunque, che il Vicariato di Roma ha voluto dedicare alla salvaguardia del pianeta.

«C’è un nesso profondo – ha evidenziato il porporato – tra ciò che pensiamo, ciò che siamo, ciò che facciamo e l’uso della Terra, delle sue risorse. Chi non ha fede – ha aggiunto – e non pone fiducia nel Signore, si erge a padrone di sé stesso e delle cose che ha». Il cardinale, poi, ha parlato di «anemia spirituale», ovvero, «quel sentirsi poveri di contenuti, di valori; in questo contesto – ha aggiunto – non siamo attenti a custodire il bene che Dio ci ha dato. Quindi consumiamo e abusiamo. Ecco perché il creato oggi è ferito e ne vediamo le conseguenze». Da qui l’invito a «fare un altro cammino di educazione al rispetto dell’uomo e della Terra e a dare vita a una nuova cultura ecologica, affinché ognuno di noi, nel suo ambiente, possa essere portatore di uno stile di vita che punti almeno a limitare i danni».

Un richiamo alla responsabilità è arrivato anche dal nuovo arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, presente all’iniziativa promossa dalla diocesi di Roma e da lui sostenuta come ausiliare per il settore Centro: «Non c’è sempre tempo, questa illusione di pensare che tanto abbiamo altre possibilità non porterà molto lontano. Questa “casa comune” è già invivibile per tanti e se non prendiamo delle decisioni concrete – ha aggiunto – presto lo diventerà per tutti».

L’appuntamento romano della marcia per la salvaguardia del creato arriva a 20 giorni dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, in programma a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre, come ha ricordato Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, fra gli organizzatori della Giornata. «Oggi il mondo della solidarietà universale, il mondo dell’ecologia integrale, si è riunito al Colosseo e a San Pietro per marciare in difesa degli ultimi e del clima. Migliaia di persone che vogliono un’azione politica decisa e vincolante sul clima si sono strette al messaggio che Papa Francesco ha lanciato con l’enciclica “Laudato si’”. A Parigi – ha concluso – sia chiaro che dietro a quella voce ci sono quelle di milioni di persone stanche di vedere irrisolto un problema impellente e vitale come la sopravvivenza del pianeta».

All’esterno in piazza Santi Apostoli grazie al contributo dei francescani della basilica e del Vicariato di Roma è stato allestito anche il “Villaggio Laudato si’”, per promuovere nuovi stili di vita, con mercatini solidali e a chilometri zero, stand enogastronomici e laboratori didattici per grandi e bambini, tra i quali il Planetario gonfiabile dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, musica dal vivo e danze di gruppi etnici.

9 novembre 2015