Una famiglia ucraina e una russa insieme nella Via Crucis col Papa

Porteranno la croce nella XIII stazione, nell’appuntamento di Venerdì Santo, 15 aprile, al Colosseo. Tra i diversi nuclei che animeranno le altre stazioni, anche una famiglia di migranti

Sarà la Via Crucis delle famiglie, quella che Papa Francesco guiderà in questo Venerdì Santo, 15 aprile, nuovamente all’interno del Colosseo, dopo due anni di stop imposto dalla pandemia di coronavirus. E tra i diversi nuclei che, per volere del pontefice, animeranno le varie stazioni, ci saranno anche una famiglia ucraina e una russa, che porteranno la croce insieme, nella XIII stazione. A rendere quasi tangibile lo scenario della guerra, la meditazione che accompagna quella sosta. «La morte intorno – si legge nel testo, nel libretto diffuso dalla Sala stampa della Santa Sede -. La vita che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi. L’esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d’inverno, l’andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie… tutto. Tutto perde improvvisamente valore». Quindi la domanda che si fa preghiera: «Dove sei Signore? Dove ti sei nascosto? Vogliamo la nostra vita di prima. Perché tutto questo? Quale colpa abbiamo commesso? Perché ci hai abbandonato? Perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?». E ancora: «Le lacrime sono finite. La rabbia ha lasciato il passo alla rassegnazione. Sappiamo che Tu ci ami, Signore, ma non lo sentiamo questo amore e questa cosa ci fa impazzire. Ci svegliamo al mattino e per qualche secondo siamo felici, ma poi ci ricordiamo subito quanto sarà difficile riconciliarci. Signore dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare», l’invocazione.

Nell’anno della Famiglia Amoris Laetitia, Francesco ha scelto di affidare proprio alle famiglie i testi delle meditazioni e delle preghiere di questa Via Crucis, con il coordinamento di Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, e della moglie Anna Chiara Gambini. Nuclei legati a comunità, associazioni, aggregazioni e altre realtà familiari, tra cui anche una famiglia di migranti, che animerà l’ultima stazione. Le altre saranno a cura di una coppia di giovani sposi (I); una famiglia in missione (II); sposi anziani senza figli (III); una famiglia numerosa (IV); una famiglia con un figlio con disabilità (V); una famiglia che gestisce una casa famiglia (VI); una famiglia con un genitore malato (VII); una coppia di nonni (VIII); una famiglia adottiva (IX); una vedova con figli (X); una famiglia con un figlio consacrato (XI); una famiglia che ha perso una figlia (XII).

12 aprile 2022