Una “domenica del cuore” contro le malattie cardiocircolatorie

Il 24 gennaio l’iniziativa negli ambulatori del centro Santa Maria della Pace. Visite cardiologiche gratuite a chi ha più bisogno di curarsi e non può

Il 24 gennaio l’iniziativa negli ambulatori del centro Santa Maria della Pace. Visite cardiologiche gratuite a chi ha più bisogno di curarsi e non può 

Cura e prevenzione delle patologie cardio circolatorie: è l’obiettivo dell’iniziativa “La domenica del cuore”, in programma domenica 24 gennaio, dalle ore 8 alle 13, presso gli ambulatori del Centro “Santa Maria della Pace” (via Maresciallo Caviglia 30, zona Ponte Milvio). Progetto di solidarietà a carattere sanitario, “Le domeniche del cuore” – che si svolgono mensilmente dal 2013 – sono state ideate da “Dona la vita con il cuore”, associazione di cui fanno parte gli specialisti dell’area cardiovascolare del Policlinico Gemelli e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. In pratica i medici volontari del grande ospedale romano e della Fondazione Don Gnocchi, partner in questa giornata, offriranno visite specialistiche cardiologiche, come Elettrocardiogramma ed Ecocardiogramma, a tutte quelle persone che si trovano in stato di bisogno e che non hanno la possibilità di curarsi.

«L’attuale momento storico del nostro Paese, con la crisi economico-finanziaria, ha portato a una progressiva riduzione delle risorse destinate alla sanità pubblica e sempre più persone e famiglie hanno perso la possibilità di curarsi. Questa situazione – sostiene il professor Massimo Massetti, presidente dell’associazione “Dona la vita con il cuore” – rappresenta una reale “emergenza sanitaria” per le persone più deboli, emarginate e in difficoltà socio-familiare. Le malattie cardiache, se diagnosticate in tempo, possono essere curate con efficacia, altrimenti sono per un gran numero di esse mortali o portatrici di handicap e grandi sofferenze». Numerosi studi dimostrano infatti che il rischio per il cuore aumenta in chi ha uno “status socio-economico basso”. Non solo: secondo il Rapporto 2015 dell’Osservatorio nazionale sulla Donazione Farmaci, nel nostro Paese la spesa sanitaria annua pro capite è di 444 euro mentre quella dei poveri è di soli 69 euro. Oltre 400 mila persone non possono comprare un farmaco ed è aumentata quest’anno la domanda di medicinali fatta dagli enti caritativi che ogni giorno aiutano anziani, famiglie ed immigrati in difficoltà economica.

Struttura inaugurata nel 1950, alla presenza di don Gnocchi e del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, per accogliere allora i mutilatini, la Casa di cura Santa Maria della Pace è oggi un centro attivo nel campo della riabilitazione neuromotoria. Annarita Pellegrino ne è il Primario e spiega perché un’iniziativa come questa è ben accolta in un periodo in cui la povertà aumenta e il sistema sanitario continua a tagliare risorse. «Qui gestiamo le post acuzie. In pratica prendiamo in carico le persone dimesse dall’ospedale e che hanno bisogno di una riabilitazione neurologica oppure ortopedica. Su un totale di circa 150-170 pazienti annui, ben il 70% vive di pensione sociale e di molti esami che il sistema sanitario non copre, ci facciamo carico noi». Una condizione che però comincia «ad essere pesante». Benvenuta, allora, un’iniziativa come questa: «Segnaleremo ai cardiologi del Gemelli alcuni dei nostri pazienti – conclude il medico – anche se la maggior parte delle persone verranno indirizzate qui dalle parrocchie, dalle farmacie e dai centri caritativi». Per ulteriori informazioni: www.donalavitaconilcuore.org.

 

22 gennaio 2016