Un percorso interattivo per “mettersi al posto” delle mamme nei Paesi in via di sviluppo

L’iniziativa di Save the Children, nell’ambito della campagna Every One, per scoprire attraverso il web i gravi rischi legati alla gravidanza che nel 2013 hanno portato alla morte di 289mila donne, 800 al giorno, e 1 milione di neonati

Online da oggi, martedì 28 ottobre, sul sito di Save the Children, l’organizzazione che dal 1919 promuove i diritti dei bambini in tutto il mondo, un percorso virtuale interattivo per “mettersi al posto” delle mamme nei paesi in via di sviluppo, e scoprire, con l’aiuto di testimonianze, foto e video, i gravi rischi legati alla gravidanza, e l’importanza della presenza di un operatore sanitario di comunità per proteggere la loro vita e quella del loro bimbo. Nel 2013 infatti gravidanza e parto sono state causa di morte per 289mila donne: 800 al giorno. Nello stesso anno un milione di neonati ha perso la vita nelle prime 24 ore. La causa, nella maggior parte dei casi, è imputabile alla mancanza di assistenza durante la gravidanza, che potrebbe prevenire i fattori di rischio più gravi come la malnutrizione o la presenza di infezioni, e durante il parto, che avviene spesso in condizioni ambientali e igieniche inadeguate
Partendo da una situazione iniziale uguale per tutti, chi visiterà la pagina www.savethechildren.it/alpostosuo avrà infatti la possibilità di immedesimarsi in una mamma in un contesto difficile, scegliendo se partorire con il supporto della levatrice tradizionale o con il supporto dell’operatore sanitario. Nel primo caso, spiegano da Save the Children, scoprirà i rischi di un parto in casa, in condizioni igienico-sanitarie molto precarie e senza il supporto di qualcuno che possa intervenire in caso di complicazioni durante o dopo il parto. Nel secondo caso, avrà modo di scoprire l’importanza del lavoro degli operatori sanitari, che oltre a supportare le mamme durante il difficile momento del parto, le seguono durante tutta la gravidanza affinché arrivino sane e pronte alla fine del percorso gestazionale.

L’iniziativa fa parte della campagna Every One, rilanciata il 9 ottobre scorso per dire basta al fenomeno della mortalità infantile che colpisce ogni anno 6,3 milioni di piccoli sotto i 5 anni in tutto il mondo, uccisi da malattie spesso prevenibili o curabili con facilità. Un mese intenso di mobilitazione e raccolta fondi attraverso il numero unico solidale 45508 attivo fino al 2 novembre, attraverso il quale tutti possono contribuire con 2 euro inviando un sms dai cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca, oppure 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.

Grazie a Every One, avviata nel 2009, Save the Children sta portando avanti interventi su larga scala in più di 40 Paesi del mondo: nel solo 2013, l’Organizzazione ha raggiunto 14,4 milioni di bambini sotto i 5 anni con programmi di nutrizione e 13,2 milioni di mamme e bambini con programmi di salute materno-infantile. Tra gli interventi più rappresentativi dell’ultimo anno, quasi 600mila bambini nati grazie all’aiuto di personale specializzato, più di 580mila bambini vaccinati e 3,1 milioni di casi di malaria, polmonite, diarrea e malnutrizione trattati. I Paesi nei quali sono stati realizzati progetti sostenuti direttamente dai donatori italiani sono 8, con cifre da record nel 2013 per il Malawi, dove i piccoli raggiunti sono stati ben 230mila, e per l’Uganda, con 278mila mamme che hanno beneficiato dei progetti realizzati. La campagna si concluderà nel mese di novembre a Milano, con l’ultima tappa del villaggio esperienziale Every One : la grande struttura di circa 170mq, in legno e materiali riciclati, accoglierà i visitatori per consentire loro di essere per un giorno un operatore di Save the Children, sperimentando, grazie a installazioni interattive ed esperienze sensoriali, il lavoro sul campo dell’Organizzazione e le semplici soluzioni in grado di salvare tante vite di madri e bambini.

Per informazioni sulla campagna e il Villaggio Every One: www.everyone.it.

28 ottobre 2014