Un percorso formativo per umanizzare il morire

Il Cesv organizza un corso di formazione regionale per le associazioni di volontariato. Tra i temi trattati il modello dell’hospice

Il Cesv organizza un corso di formazione regionale per le associazioni di volontariato. Tra i temi trattati il modello dell’hospice 

“Percorsi di fine vita. Umanizzare il morire nelle strutture sanitarie” è il titolo del percorso formativo regionale dedicato all’accompagnamento in quel particolare, delicato momento che è la fase terminale della vita, promosso da ASL Roma 1‚ Avo regionale e Cesv Lazio. L’obiettivo del seminario, in programma a Roma lunedì 21 novembre, dalle 8.30 alle 17.30, presso il Complesso Monumentale del Santo Spirito – Salone del Commendatore (Borgo Santo Spirito‚ 3) è garantire, quindi, ai volontari che operano in associazioni impegnate in attività sanitarie, la conoscenza dei vari aspetti in gioco e di  sostenerli nella fase di accompagnamento al fine vita, che passa dal “guarire” al “prendersi cura” del malato.

Numerosi gli aspetti che si discuteranno: dal modello dell’hospice alle cure palliative; dagli aspetti giuridici e le sfide etiche a quelli più religiosi e legati all’interiorità. E ancora, gli aspetti multiculturali, le competenze emotive, il rapporto con i familiari. “Percorsi di Fine Vita” è una nuova tappa di una collaborazione ormai consolidata tra il Csv del Lazio, Cesv e la Asl Roma 1, che mette al centro della presa in carico in ospedale la persona ed il mondo di cui è portatrice. Frutto di questa collaborazione è stata la pubblicazione “Salute e spiritualità nelle strutture sanitarie”, – linee guida in cui ogni comunità religiosa ha sintetizzato le proprie specificità nell’approccio alla malattia e alla morte – realizzata nell’ambito del progetto sull’Accoglienza delle differenze culturali e religiose nelle strutture sanitarie.

Umanizzare le cure e l’assistenza sanitaria, accogliere e rispettare i diritti di coloro che si rivolgono ad una struttura di cura, diffondere una cultura che metta al centro la persona e tutte le sue caratteristiche, prima che il malato sono obiettivi che diventano possibili solo quando l’istituzione sanitaria collabora con il volontariato, portatore, nel rapporto con il paziente, di una capacità relazionale, di sostegno e aiuto che lo rende parte indispensabile del processo di umanizzazione delle cure.

Tra gli interventi Angelo Tanese, Commissario Straordinario ASL Roma 1; Paola Capoleva, Presidente Cesv Lazio; Carla Messano, Presidente Avo regionale; Alessandro Bazzoni, Dirigente sanitario ASL  Roma 1; Arnaldo Pangrazzi, Docente presso il Camillianum, Istituto internazionale di Teologia pastorale sanitaria; Antonella Capati, Avvocato rotale presso il Tribunale ecclesiastico del Vicariato di Roma; Maria Angela Falà, Presidente Tavolo Interreligioso di Roma. Previsti interventi di infermieri‚ assistenti sociali‚ rappresentanti di associazioni impegnate nelle strutture sanitarie. Dal corso nascerà una pubblicazione curata dal Cesv.

 

18 novembre 2016