Un libro su padre Dall’Oglio a 7 anni dal rapimento

È il nuovo e-book di Riccardo Cristiano: “Dall’Oglio, il sequestro che non deve finire”. Sulla vicenda del gesuita romano, le ombre di Isis e del regime di Assad

Edito da Castelvecchi il nuovo e-book del giornalista e scrittore Riccardo Cristiano, dedicato al sequestro del gesuita padre Paolo Dall’Oglio, avvenuto a Raqqa, in Siria, il 29 luglio di 7 anni fa. “Dall’Oglio, il sequestro che non deve finire”: questo il titolo del libro, che cerca di rispondere «con fatti e testimonianze» alle tante domande legate alla vicenda del gesuita romano. Da quel giorno del luglio 2013 infatti si sono susseguite voci e notizie che lo hanno dato ora vivo, ora morto, né c’è mai stata alcuna rivendicazione del suo rapimento, sul quale aleggiano le ombre dello Stato islamico e del regime di Assad, entrambi nemici giurati del missionario da sempre impegnato nel campo del dialogo tra le religioni, fondatore della comunità monastica di Mar Musa (Monastero di san Mosè l’Abissino) situato nel deserto a nord di Damasco.

Tante, dunque, le questioni al centro dell’opera di Cristiano, a cominciare dal motivo del sequestro, per continuare col perché padre Dall’Oglio è sparito dopo essere entrato nel quartier generale dell’Isis a Raqqa. «L’Isis e il regime di Assad hanno agito così, insieme o separatamente, perché entrambi avevano paura di lui, della forza del suo messaggio di fratellanza. Fino al punto che entrambi potrebbero detenerlo o averlo ucciso senza trovare neanche il coraggio di dirlo – scrive l’autore -. Il loro obiettivo è negargli la forza dei vivi e quella dei martiri, chiudendolo in un limbo sospeso».

3 luglio 2020