Ue: Brexit approvata a larga maggioranza

Il Parlamento europeo ha espresso 621 voti favorevoli, 49 contrari e 13 astenuti. Il recesso il 31 gennaio. Sassoli: «Continueremo a essere amici»

621 voti a favore, 49 contrari e 13 astenuti. Nella serata di ieri, 29 gennaio, il Parlamento europeo ha approvato l’Accordo di recesso del Regno Unito, concludendo il processo di recesso che avverrà ufficialmente il 31 gennaio. «Mi rattrista profondamente pensare di essere arrivati a questo punto e che un membro, partner e amico di lunga data dell’Ue abbia deciso di lasciare la famiglia dell’Unione – le parole del presidente dell’assemblea David Sassoli -. Questa è l’ultima sessione plenaria in cui i nostri colleghi britannici saranno al nostro fianco in aula. Pertanto, a nome del Parlamento, desidero esprimere loro il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine più profondi per il contributo offerto nel corso degli anni. La vostra presenza ha arricchito la nostra istituzione ed è certo che sentiremo la vostra mancanza».

Sassoli ha parlato anche delle emozioni legate a questo “addio”: «Siamo grati per il prezioso contributo fornito dal Regno Unito, e in particolare dai deputati britannici, ma al tempo stesso proviamo un senso di tristezza per il fatto di non poter più continuare insieme il percorso europeo. Ovviamente – ha continuato – rispettiamo e accettiamo pienamente la decisione del popolo del Regno Unito e la sua volontà di costruire un futuro diverso al di fuori dell’Ue. Continueremo ad essere amici e partner stretti; le cose che abbiamo in comune dal punto di vista storico e geografico e i nostri valori condivisi ci porteranno a continuare la nostra collaborazione in ogni ambito. La cosa però di cui dobbiamo essere consapevoli è che i nostri rapporti saranno diversi, questo è inevitabile, in modi che ancora non possiamo del tutto prevedere».

L’invito allora è a «impegnarci, tutti, per costruire nuove relazioni mettendo sempre al centro gli interessi e la protezione dei diritti dei cittadini. Niente sarà semplice. Ci saranno situazioni difficili che metteranno anche alla prova i nostri rapporti futuri. Ma questo lo sapevamo sin dall’inizio del Brexit. Sono sicuro, però, che sapremo superare qualsiasi divergenza e trovare sempre un punto di incontro. State lasciando l’Unione europea – le parole di Sassoli – ma continuerete a essere una nazione europea». Al termine delle votazioni canti, battimani e anche qualche addio. Quindi il ricevimento per il saluto agli ormai ex deputati britannici.

Anche la presidente della Commissione europea Ursual von der Leyen si era espressa, prima delle votazioni, esprimendo l’auspicio che Unione europea e Regno Unito restino «buoni amici, buoni partner». L’Accordo di recesso si  materializzerà alla mezzanotte del 31 gennaio. Poi, ancora un passaggio formale al Consiglio Ue e il divorzio sarà realtà. La presidente della Commissione ha segnalato che l’esecutivo vigilerà sulle decisioni assunte per assicurare i diritti dei cittadini europei sull’isola, e sull’applicazione degli accordi sull’Irlanda. Ma ha ricordato anche che i negoziati sul futuro partenariato inizieranno a breve e occorrerà trovare punti di incontro su «lotta al cambiamento climatico, economia e commerci, sicurezza, diritti dei giovani di poter viaggiare liberamente» senza dover superare frontiere. «Nessun accordo di partenariato sarà paragonabile all’avere il Regno Unito nell’Unione – ha detto – ma dovremo procedere in modo da poter restare buoni amici».

30 gennaio 2020