Ucraina, Santerini: da Lavrov «falsificazione della realtà»

La coordinatrice nazionale per la lotta all’antisemitismo interviene sulle parole del ministro degli Esteri russo a “Zona Bianca”: «Tale tipo di propaganda inquina il mondo»

Non si placa la polemica scatenata dalle dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a “Zona Bianca”, su Rete 4, la sera del 1° maggio. «Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche», ha detto rispondendo alla domanda se non ritenga paradossale accusare il presidente ucraino di essere a capo di un Paese che, secondo le affermazioni di Mosca, deve essere “denazificato”. Il ministro degli Esteri del Cremlino ha ribadito invece le accuse a Kiev di servirsi di forze «neonaziste» come il battaglione Azov.

«Dire che Hitler era di origine ebraica e che gli ebrei stessi sono antisemiti è una perversa e inaccettabile falsificazione della realtà». Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta all’antisemitismo presso la presidenza del Consiglio, si unisce al coro di proteste che si sono levate contro le dichiarazioni di Lavrov, condannandole senza mezzi termini ina una nota diffusa ieri, 2 maggio. «Questo modo di manipolare la verità – le parole di Santerini – è tipico del vero antisemitismo che cerca di capovolgere i fatti. Tale tipo di propaganda e disinformazione inquina il mondo, crea odio e sfiducia, fa diventare colpevoli le vittime. Nella storia e nel mondo attuale è uno dei modi di giustificare la violenza».

3 maggio 2022