Ucraina, “Papa Giovanni XXIII”: «Forte intervento civile»

La Comunità promuove una missione con rappresentanti politici europei, in alternativa all’escalation militare. «Offriamo la nostra esperienza di 30 anni»

Una missione con rappresentanti politici di tutta Europa. È la proposta che arriva dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, al termine della missione esplorativa di monitoraggio svolta in Ucraina da una delegazione, con l’obiettivo di valutare le prossime azioni. «L’Europa – affermano – non può alimentare una escalation militare che rischierebbe di sfociare in un conflitto nucleare. Pertanto la sola possibilità è un forte e coraggioso intervento civile». Di qui la proposta: «Ogni Paese europeo mandi in una missione coordinata in Ucraina i suoi migliori rappresentanti dei cittadini: parlamentari, europarlamentari».

Nell’analisi della Comunità fondata da don Oreste Benzi, «è necessario essere rapidi e noi possiamo offrire la nostra trentennale esperienza in zone di conflitto. Stiamo riscontrando un altissimo desiderio di intervento – riferiscono -. La gente non vuole rimanere inerme e impotente. Per questa ragione chiediamo ai rappresentanti dei cittadini di impegnarsi in prima persona in un intervento politico, non armato e civile».

7 marzo 2022