Ucraina: l’invito a pregare per scongiurare l’attacco alla centrale nucleare

A lanciarlo è il vescovo Sobilo, ausiliare di Zaporizhzhya: «È una minaccia, per l’Ucraina e per tutta l’Europa. Abbiamo un compito di preghiera e digiuno perché non abbia luogo»

Dopo l’esplosione della diga della centrale idroelettrica di Nova Kakhovka «ci si poteva aspettare che questo fosse solo il primo passo in preparazione di un attacco terroristico ancora più terribile, come un attacco terroristico alla centrale nucleare di Zaporizhzhya a Energodar. Questa è una vera minaccia, e quindi il nostro compito è pregare in modo che il Signore non permetta mali peggiori».

L’invito «al digiuno e alla preghiera» affinché «il piano della Russia non abbia luogo» arriva dal vescovo ausiliare della diocesi di Kharkiv- Zaporizhzhya Jan Sobilo, in una dichiarazione rilasciata ieri, 22 giugno, al settimanale cattolico ucraino “Credo”, ripresa dal sito della Chiesa cattolica latina. Un commento alle notizie secondo cui la Russia sta considerando lo scenario di un atto terroristico nella centrale nucleare di Zaporizhzhya.

«Sono giorni molto importanti, forse anche ore, per Zaporizhzhya e per l’intera regione», avverte il presule, evidenziando che «in caso di gravi danni alla centrale nucleare, ci sarà un livello molto elevato di esposizione alle radiazioni entro un raggio di 300 km. L’inquinamento delle acque, dell’aria e del suolo renderà questi territori inadatti alla vita e alla coltivazione delle colture per molti – forse anche centinaia – di anni».

Un attacco alla centrale nucleare, insomma, rappresenterebbe «una minaccia non solo per l’Ucraina ma per tutta l’Europa». Proprio per questo, nelle parole di Sobilo, «è molto importante ora che i leader degli Stati, così come la stessa Russia, compiano i passi necessari in modo che le persone responsabili si ritirino da questo piano pericoloso, ma assolutamente reale, di cui ha parlato non solo il presidente Zelensky, ma anche il presidente Usa Biden. Abbiamo un compito di grande preghiera e di grande conversione, il digiuno, perché non sappiamo come si svolgeranno gli eventi e se questo sarà l’inizio di una guerra nucleare».

23 giugno 2023