Ucraina: l’arcivescovo Grusas tra i soldati feriti

Il presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europei in viaggio nel Paese martoriato dalla guerra, facendo visita ai militari. La nota del Segretariato dell’arcivescovo maggiore

Il Segretariato dell’arcivescovo maggiore di Kiev rende noto che, accompagnato da padre Andrii Zelinsky, vice capo del dipartimento della Cappellania militare della Chiesa greco-cattolica ucraina, «l’arcivescovo di Vilnius Gintaras Grušas, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), ha fatto visita ai militari ucraini feriti nell’ambito di un viaggio nel Paese martoriato dalla guerra provocata dall’aggressione russa».

Il presule, dopo un «breve colloquio» nei reparti ospedalieri, «ha preso atto dell’alto livello di spirito combattivo e di motivazione dei nostri soldati, nonostante molti di loro oggi debbano affrontare difficili prove legate alle gravi ferite che hanno riportato al fronte – si legge nella nota -. I ragazzi hanno condiviso volentieri con il presidente del Ccee i loro pensieri e le impressioni personali. Alcuni di loro solo di recente sono riusciti a tornare dalla prigionia in cui hanno trascorso alcuni mesi – prosegue il testo -. Oggi i medici ucraini stanno facendo grandi sforzi per rimetterli in piedi. Li attende un lungo periodo di riabilitazione, ma già oggi, durante l’incontro con questo ospite di alto rango, tutti i soldati feriti hanno espresso il desiderio di rientrare nell’esercito prima possibile».

Grušas ha trascorso molto tempo del suo impegno pastorale tra il personale militare come ordinario militare delle forze armate lituane. «Dando la sua benedizione episcopale ai nostri soldati feriti, ha espresso sentite parole di sostegno e di consolazione alle loro madri e alle mogli presenti in questa occasione – continua la nota -. Durante l’incontro con i soldati ucraini, l’arcivescovo Grušas ha auspicato che la sofferenza di oggi e la lotta del popolo ucraino per il diritto a una vita pacifica diventino garanzia del benessere e della prosperità dell’Ucraina nel futuro».

21 luglio 2022