Ucraina: la presidenza Cei a sostegno della popolazione

Rinnovato l’appello a deporre le armi e promuovere «ogni azione a favore della pace». L’invito a «sostenere la raccolta fondi avviata da Caritas italiana, per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto»

All’indomani della chiusura dell’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, ieri mattina, 28 febbraio, la presidenza Cei si è riunita a Firenze, ricevendo da Caritas italiana un aggiornamento sull’emergenza Ucraina, attraverso le testimonianze dei responsabili di Caritas Ucraina (Chiesa greco-cattolica) e Caritas Spes (Chiesa latina). Ed è stato proprio il direttore di Caritas Spes don Vyacheslav Grynevych a spiegare che «c’è un grande bisogno di unità e sostegno, di sentire che non siamo soli, che l’umanità è una grande famiglia e che il Signore è vicino e vede il sonno inquieto degli uomini, la preoccupazione delle madri, ascolta le preghiere degli anziani e il Suo cuore palpita all’unisono con i nostri cuori». In questo momento difficile, ha aggiunto Tetiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina, «abbiamo bisogno della vostra solidarietà e delle vostre preghiere, del vostro sostegno per avere la possibilità di rispondere alla crisi umanitaria e assistere le persone colpite dalla guerra».

La presidenza della Conferenza episcopale italiana rinnova quindi l’appello già espresso a Firenze con i 60 vescovi del Mediterraneo che hanno partecipato all’Incontro: «Si depongano subito le armi e si promuova ogni azione a favore della pace. L’esperienza vissuta a Firenze indica un percorso condiviso – si legge nella nota diffusa dalla Cei -: attraverso l’ascolto e il dialogo, è possibile superare ogni motivo di conflitto e costruire ponti di pace». Allo stesso tempo, l’invito rivolto «a tutte le Chiese che sono in Italia» è di «unirsi in una corale preghiera per la pace» e di «aderire alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri».

Alla preghiera poi si aggiunge la solidarietà. L’esortazione è a sostenere la raccolta fondi avviata da Caritas italiana per fare fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, oltre che essere vicini agli ucraini che sono nel nostro Paese. «In questa fase – affermano dalla Cei – è importante non disperdere le azioni ma seguire le indicazioni che Caritas italiana fornirà in base all’evoluzione della situazione. Caritas italiana è infatti in costante collegamento con le Caritas in Ucraina, in coordinamento con Caritas Europa e Caritas Internationalis e resta accanto alla popolazione, confermandosi una presenza instancabile nell’emergenza, con una costante attenzione alle persone».

Tra i fronti di impegno c’è anche l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, che vede ugualmente l’organismo pastorale italiano impegnato a fianco e a supporto delle Caritas dei Paesi confinanti. «Si stima che nei prossimi giorni tra uno e cinque milioni di ucraini potrebbero cercare rifugio in Europa – rilevano ancora dalla presidenza dei vescovi italiani -: l’intera rete delle Caritas diocesane su tutto il territorio nazionale sostiene le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione in sofferenza o in fuga e a contribuire all’accoglienza di quanti arriveranno in Italia».

È possibile sostenere gli interventi di Caritas italiana (via Aurelia 796, 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o con donazione on-line o bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

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