Ucraina: «Iniziato il conto alla rovescia per il disastro causato dall’uomo»

L’arcivescovo maggiore di Kiev Shevchuk: «Senza elettricità la centrale nucleare di Zaporizhzhya, passata a un altro tipo di approvvigionamento, sufficiente per poco»

È un forte grido d’allarme quello lanciato ieri, 3 novembre, dall’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk – capo della Chiesa greco-cattolica ucraina -, nel video messaggio diffuso dalla Capitale del Paese, sotto attacco da parte della Russia dal 24 febbraio scorso. «Il conto alla rovescia per il disastro, causato dall’uomo, è iniziato», denuncia il presule. Nella giornata del 2 novembre e nella notte tra 2 e 3, riferisce, «lungo tutta la linea del fronte ci sono state battaglie pesanti e sanguinose. Le più crudeli sono nell’est della regione di Kharkiv, nella regione di Donetsk, nel sud della regione di Zaporizhzhia e in quella di Kherson. Il nemico – informa – sta di nuovo distruggendo, continuamente e sistematicamente, le infrastrutture critiche delle nostre città e villaggi».

A dimostrazione, Shevchuk riferisce che mercoledì 2 novembre «in un solo giorno sono stati colpiti Kharkiv e Zaporizhzhia. Di notte ha subito un duro colpo la città di Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, dove è stato distrutto un importante elemento dell’infrastruttura critica,  e l’elettricità è stata interrotta in tre regioni dell’Ucraina meridionale: quelle di Zaporizhia, Dnipropetrovsk e, per quanto ne sappiamo, nella regione di Kirovohrad. Ma il problema più grande – sottolinea – è che è rimasta senza l’elettricità anche la centrale nucleare di Zaporizhzhya, che è passata a un altro tipo di approvvigionamento di energia sufficiente letteralmente per pochi giorni».

4 novembre 2022