Ucraina, il parroco di Brovary: «Abbiamo aiutato a cercare i bambini in fuga»

Raggiunto dal Sir padre Laba, alla guida della comunità a 200 metri dal luogo del disastro aereo che ha coinvolto un asilo. «Quanto accaduto è conseguenza della guerra»

La parrocchia della Vergine  Maria del Perpetuo Soccorso, a Brovary, Ucraina, si trova a soli 200 metri dal luogo in cui la mattina del 18 gennaio un elicottero si è schiantato sopra un asilo. Del buio, del fragore dello schianto, del panico dei bambini in fuga e dei genitori alla ricerca disperata dei figli racconta all’Agenzia Sir il parroco, padre Roman Laba. «Erano le 8.20 quando abbiamo sentito un rumore forte come se un aereo fosse precipitato – ricorda -. Chi stava al secondo piano dell’edificio parrocchiale ha sentito come un’onda e i mobili hanno tremato. Ci siamo immediatamente recati sul posto e abbiamo capito che era caduto un elicottero e che purtroppo era precipitato sopra un asilo. I bambini hanno iniziato a scappare in preda al panico – le parole riferite dal Sir -. La polizia si è avvicinata a noi, ci ha mostrato la foto di un bambino, che in quel momento non era stato ritrovato e ci siamo uniti anche noi alla ricerca».

Alla fine, il piccolo è stato ritrovato. Il parroco racconta di non aver sentito esplosioni o colpi d’arma da fuoco prima della caduta. «Era molto buio – aggiunge -. Aspettiamo ora le indagini delle autorità competenti per capire cosa è accaduto esattamente e cosa ha causato l’incidente. Dentro al velivolo c’era tutto il direttivo del ministero degli Interni». Nell’incidente infatti hanno perso la vita il ministro degli Affari interni Denys Monastyrskyi, il suo primo vice Yevgeny Yenin, e il segretario di Stato del dicastero Yuriy Lubkovich. Fonti ufficiali parlano di 18 morti, tra cui 3 bambini. 25 invece le persone ferite, tra cui 11 piccoli.

Le operazioni di soccorso sono durate quasi nove ore e centinaia di persone sono state impegnate nello spegnimento dell’incendio. Il parroco racconta ancora di aver trovato sul posto forze di polizia e soccorritori. «I genitori erano tutti lì alla ricerca dei loro figli», aggiunge. Cosa è effettivamente successo lo chiariranno le indagini, ma, rileva il sacerdote, a Brovary la gente ha ben chiaro che «siamo in guerra e quanto accaduto è comunque una conseguenza della guerra». Intanto si prega per le vittime, per i feriti e per tutte le famiglie colpite dall’incidente. E il sindaco di Brovary, Ihor Sapozhko ha proclamato tre giorni di lutto cittadino, fino a domani, 21 gennaio. «Non ci sono parole per descrivere il dolore di questa perdita», scrive su Twitter.

20 gennaio 2023