Ucraina: il colloquio telefonico tra Draghi e Zelensky

Il premier ha confermato «pieno sostegno e solidarietà del governo italiano». Unicef intanto lancia l’allarme sui bambini: quasi mille i minori uccisi. «Sempre più a rischio la vita dei piccoli»

Nel pomeriggio di ieri, 19 luglio, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La notizia arriva direttamente da Palazzo Chigi, con una nota nella quale si spiega che «la discussione si è incentrata sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno». Il premier Draghi – si legge nella conclusione – «ha reiterato il pieno sostegno e solidarietà del governo italiano all’Ucraina».

Intanto l’Unicef torna a lanciare l’allarme sulla salute dei più piccoli. «Il persistere della guerra continua a mettere sempre più a rischio la vita dei bambini ucraini, intrappolati e sfollati nel Paese, o rifugiati in quelli di arrivo – afferma il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini -. Oltre 15,4 milioni di persone sono in fuga, in maggioranza madri e bambini, considerando oltre 6,3 milioni di sfollati in Ucraina e 9,1 milioni di rifugiati nei Paesi limitrofi. Sono inoltre più di 3 milioni i minori in Ucraina – aggiunge – e 2,25 milioni i minori rifugiati nei Paesi d’arrivo che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria».

Iacomini fa anche la conta delle vittime del conflitto iniziato il 24 febbraio scorso, ricordando che sono «almeno 11.544 le vittime civili, tra cui 5.024 persone uccise e 6.520 ferite; tra queste quasi mille minori: 343 i bambini uccisi e 533 feriti a oggi, con il numero reale verosimilmente molto più alto, data l’entità delle vittime civili nelle aree accessibili e gli intensi combattimenti in corso». E si combatte soprattutto nell’est del Paese, «con le altre regioni oggetto di attacchi missilistici, incluso su impianti civili, ferroviari. Infrastrutture civili decimate dagli attacchi, inclusi ospedali, maternità, pediatrie, scuole e orfanotrofi, case e rifugi – prosegue Iacomini -: 1,4 milioni le persone senza acqua e 4,6 milioni con accesso limitato, danneggiata o distrutta 1 su scuola su 6 nell’est dell’Ucraina. Almeno 387 gli attacchi a strutture e staff medico, gravi i rischi per epidemie di morbillo, colera, polio e altre malattie infettive. L’impatto della guerra insomma, conclude il portavoce, «rischia ogni giorno di più di causare una crisi nutrizionale e alimentare di portata globale e ha innescato in Europa la crisi dei rifugiati in più rapida crescita dalla seconda guerra mondiale».

20 luglio 2022