Ucraina, i vescovi Ue: «Nel nome di Dio, fermatevi!»

Da Firenze l’appello del presidente Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa Grusas: «Le armi cedano il passo al dialogo e ai negoziati»

Da Firenze, dove è in corso l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, promosso dalla Cei, si alza un altro appello per la pace in Ucraina. A pronunciarlo è l’arcivescovo Gintaras Grusas, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee). «Le Chiese che sono in Europa – si legge nel messaggio diffuso dal capoluogo toscano – condannano con forza quanto è accaduto questa notte in Ucraina: bisogna agire insieme e con determinazione per porre fine immediatamente all’aggressione russa e fare tutto il possibile per proteggere donne, uomini e bambini innocenti: nel nome di Dio fermatevi adesso!», è l’esortazione.

Il presidente Cee si rivolge quindi alla comunità internazionale, e in particolare all’Unione europea, chiedendo che non si lasci intentata nessuna via per fermare questo conflitto, «perché le armi cedano il passo al dialogo e ai negoziati, perché venga difeso il diritto internazionale, l’indipendenza e la sovranità territoriale dell’Ucraina. Perché si ponga fine a una guerra che dall’Ucraina si estenderebbe inevitabilmente agli Stati vicini e diventerà una minaccia per tutta l’Europa. I vescovi europei e le comunità cristiane – è la conclusione – pregano per le vittime di questo conflitto e per i loro familiari, sono vicini a quanti soffrono per questi atti di violenza. Si uniscono all’invito di Papa Francesco che chiede preghiera e digiuno per la pace: “La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra”».

Il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa è composto da trentanove membri, di cui trentatré sono Conferenze episcopali alle quali si aggiungono gli arcivescovi del Lussemburgo, del Principato di Monaco, l’arcivescovo maronita di Cipro e i vescovi di Chişinău (Moldavia), dell’Eparchia di Mukachevo e dell’Amministrazione apostolica dell’Estonia. Insieme, rappresentano la Chiesa cattolica in quarantacinque Paesi del continente europeo.

24 febbraio 2022