Ucraina: continuano i bombardamenti

Fallito l'incontro tra i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev. A Dnipro, bombe vicino a un asilo nido e a un condominio. Denunciato anche un raid sull'istituto di fisica di Kharkiv, sede di un reattore nucleare sperimentale. A Mariupol raccolti dalle strade 1.200 cadaveri

Falliti i colloqui di ieri, 10 marzo, tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina ad  Antalya, in Turchia. E chiusi gli spiragli di una possibile tregua. I media locali riferiscono di esplosioni a Lutsk, nel nord ovest dell’Ucraina, vicino all’aeroporto, e a Dnipro, nell’entroterra (zona centro orientale), dove le esplosioni sarebbero state tre: una avrebbe colpito una fabbrica di scarpe; le altre due, stando ai rapporti della Bbc, si sarebbero verificate vicino a un asilo nido e a un condominio. Dnipro in queste due settimane di guerra è diventato un hub per i profughi provenienti dal Mar Nero e dalla città orientale di Kharkiv. Ed è da qui che è stato organizzato anche parte dello sforzo bellico, anche con la riconversione di industrie civili. Al momento i carri armati russi sono ancora a 130 km dalla città, mentre le milizie filorusse del Donbass intanto rivendicano di avere conquistato Volnovakha, a nord di Mariupol. Missili e cannonate anche a Ivano-Frankivsk, nel sud ovest, un centinaio di chilometri a sud di Leopoli.

Da parte ucraina, un tweet pubblicato sul profilo del Parlamento accusa l’esercito russo di aver colpito l’Istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, sede di un reattore nucleare sperimentale. Secondo fonti di stampa locali, sarebbero stati danneggiati l’esterno e forse numerosi laboratori all’interno dell’edificio. Sempre a Kharkiv, il governatore denuncia all’agenzia Reuters un attacco che ha colpito l’ospedale psichiatrico, dove si trovavano 330 persone. Nessuna notizia di vittime. Nel frattempo, continua l’avvicinamento delle truppe russe verso Kiev: per l’intelligence britannica, è «probabile» un attacco alla Capitale ucraina nei prossimi giorni. Anche la Difesa americana registra un ulteriore progresso dei militari di circa 5 chilometri e le immagini satellitari mostrano che la colonna dei tank lunga 60 km che si muoveva verso la città si è ridistribuito in aree circostanti: è arrivata da nord a circa 15 chilometri dal centro, avanzando di 5 chilometri nelle ultime 24 ore, dividendosi sul terreno e nei boschi, «disperdendo» le postazioni di artiglieria in posizione d’attacco.

Resta drammatica la situazione di Mariupol, dove i pesanti bombardamenti russi non consentono l’evacuazione dei civili né la consegna degli aiuti umanitari inviati da Kiev. Lo ha spiegato intervenendo in tv la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk: «La situazione peggiore è quella del corridoio Mariupol-Zaporizhzhia – ha detto -. Nessuno è stato evacuato. Non una singola goccia d’acqua ha raggiunto persone che sono stremate dalla sete. Oggi 300 mila persone stanno soffrendo per la mancanza d’acqua, il freddo e la fame – ha aggiunto -. La vendetta dell’aggressore è non consentirci di salvarle». Il vicesindaco ha riferito che oltre 1200 corpi sono stati rimossi dalle strade e si è iniziato a seppellirli in fosse comuni.

11 marzo 2022