Ucraina: colpito anche il santuario dell’Esaltazione della Santa Croce

L’a chiesa, nell’oblast di Leopoli, raggiunta dal massiccio attacco missilistico del 10 ottobre. La visita dell’arcivescovo metropolita e dell’ausiliare, «per dare coraggio»

I massicci attacchi missilistici del 10 ottobre sull’Ucraina hanno colpito e danneggiato anche il santuario dell’Esaltazione della Santa Croce a Brzozdowce, nell’oblast di Leopoli. I russi, informano dalla Chiesa cattolica latina in una nota pubblicata online, hanno lanciato 84 missili e 13 droni iraniani, colpendo in particolare le città di Kiev, Leopoli, Rivne, Zhytomyr, Ternopil, Khmelnytskyi, Ivano-Frankivsk, Vinnytsia, Pryluky, Nizhyn, Konotop, Kharkiv, Kremenchuk, Dnipro, Kryvyi Rih, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Odessa. Al momento dell’attacco, nella chiesa non c’era nessuno.

«In mattinata abbiamo sentito delle esplosioni – racconta il parroco padre Damian Pankowiak -. Insieme al mio confratello padre Adam, che è venuto ad aiutare la comunità, siamo scappati. Due razzi sono caduti dietro alla recinzione del tempio – riferisce -. L’onda d’urto ha abbattuto le finestre, danneggiato l’intonaco delle pareti esterne. Ci vorrà tempo ora per ripristinare tutto. Per fortuna in quel momento non c’era nessuno nel tempio, né i sacerdoti né gli operai, che avevano lavorato ogni giorno per due mesi al restauro della chiesa. Quindi, grazie a Dio, tutti siamo vivi e stiamo bene».

(foto: arcidiocesi di Leopoli)

Sul posto si è recato anche l’arcivescovo metropolita dei latini di Leopoli Mechyslav Mokshytsky, insieme al vescovo ausiliare Eduard Kava. «Siamo venuti per vedere che nessuno si fosse fatto male, per incoraggiare i nostri parrocchiani e il sacerdote, per dare loro coraggio – le parole del metropolita -. Grazie a Dio nessuno ha perso la vita. E ciò che è danneggiato, cercheremo di ricostruire». L’arcivescovo, l’ausiliare e padre Damyan hanno visitato anche i residenti di Brzozdowce le cui case sono state danneggiate dall’attacco missilistico. I missili e l’onda d’urto infatti hanno divelto i tetti di alcune case, hanno distrutto le finestre di molte altre e danneggiato le pareti con i frammenti. I residenti locali si sono immediatamente messi al lavoro e hanno iniziato a riparare i danni ma «non potranno fare tutto da soli», si legge nella notizia pubblicata dalla Chiesa cattolica latina.

13 ottobre 2022