Ucraina: cessate il fuoco a Mariupol

Partiti 17 bus. Croce Rossa pronta a coordinare. Lo scambio di accuse tra Kiev e Mosca. Il presidente ucraino Zelensky: i colloqui di pace continuano «ma per il momento ci sono solo parole, niente di concreto»

È arrivato finalmente il giorno della tregua umanitaria temporanea anche per la città di Mariupol, nel sud dell’Ucraina, dopo settimane di intensi bombardamenti russi. Ne dà notizia su Telegram la vice premier Iryna Vereshcuk, annunciando l’invio da parte di Kiev di 45 autobus verso Mariupol. La disponibilità di Mosca a un cessate il fuoco temporaneo a partire dalle 10 locali è arrivata nella serata di ieri. Immediata la disponibilità del Comitato internazionale della Croce rossa a «guidare» le operazioni di evacuazione dei civili: «È disperatamente importante che questa operazione avvenga. Vi dipendono le vite di decine di migliaia di persone di Mariupol», affermano. «Abbiamo ricevuto un messaggio dal Comitato internazionale della Croce Rossa sulla conferma da parte della Russia di essere pronta ad aprire un corridoio umanitario da Mariupol con transito per Berdyansk», scrive Vereshcuk, annunciando per la giornata di oggi, anche «i seguenti corridoi: ️per la consegna degli aiuti umanitari e l’evacuazione delle persone dalla città di Melitopol; ️per un convoglio di persone con mezzi propri dalla città di Energodar a Zaporizhi».

Già partiti da Zaporizhzhia i primi 17 bus diretti a Mariupol; altri 28 sono in attesa dell’autorizzazione a passare al checkpoint russo di Vasylivka, vicino a Zaporizhzhia. «Faremo tutto il possibile per assicurare che i bus arrivino a Mariupol oggi e carichino le persone che non hanno ancora lasciato la città», ha assicurato Vereshcuk. Intanto, alla vigilia della ripresa dei negoziati, domani, 1° aprile, tra Mosca e Kiev rimbalzano le accuse. Per il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia, «civili sono intrappolati a Kharkiv e non possono andarsene per vie sicure perché gli ucraini continuano a sparare con mitragliatrici pesanti contro gli edifici residenziali della città», riferisce la Tass. Mizintsev conferma anche che la Russia ha aperto corridoi umanitari in cinque direzioni in Ucraina e ha consegnato 6.521 tonnellate di carichi umanitari dal 2 marzo, effettuando 703 azioni umanitarie.

Secondo la Pravda Ucraina, che cita il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko, «i russi hanno sparato contro Maryinka, Krasnohorivka e Novomykhailivtsi nella regione di Donetsk con proiettili al fosforo». Il bilancio: 11 feriti portati in ospedale; «4 di loro erano bambini». Anche il presidente Volodymyr Zelenski, in un discorso in tv, ha affermato che i colloqui di pace continuano «ma per il momento ci sono solo parole, niente di concreto» e ha dichiarato di non credere alle promesse della Russia di ridurre la presenza militare a Kiev. Secondo Zelensky infatti le truppe russe si stanno riorganizzando solo per attaccare nella regione orientale del Donbass. Riguardo alla telefonata con il presidente Usa Joe Biden infine ha riferito che il sostegno americano è vitale per il suo Paese e che «questo momento è un punto di svolta». L’amministrazione Biden, da parte sua, continua a valutare opzioni per ulteriori sanzioni contro Mosca, mentre, confermando le indiscrezioni di stampa, la direttrice della comunicazione della Casa Bianca Kate Bedingfield ha precisato che Vladimir Putin sarebbe stato mal «informato» sull’offensiva russa dai capi delle forze armate, affermando anche che avrebbe delle «tensioni» con alcuni suoi consiglieri.

Per il Pentagono le forze russe in Ucraina hanno iniziato il ritiro dalla zona della centrale nucleare di Chernobyl, anche se è impossibile dire «se se ne siano andati tutti». Il sindaco di Irpin, nell’oblast di Kiev, Oleksandr Markushin, ha invece rivelato che «metà della città è stata distrutta e che le macerie non sono state rimosse». Ancora, nella regione di Mykolaiv si traccia un bilancio delle vittime dall’inizio dell’offensiva russa: 134 i civili uccisi; il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov, ha affermato che l’esercito russo ha distrutto il 15% degli edifici residenziali della città. Intanto il ministero della Difesa, riferisce Interfax, ha reso noto che le Forze missilistiche strategiche russe – un ramo separato delle forze armate di Mosca che controlla i missili balistici intercontinentali (Icbm) terrestri del Paese – stanno per avviare esercitazioni nella regione di Orenburg (sudovest, non lontano dal confine col Kazakistan), a cui parteciperanno 3mila soldati. Esercitazioni che erano previste e che verranno supervisionate personalmente dal comandante delle Forze missilistiche strategiche.

31 marzo 2022