Ucraina, 90° dell’Holodomor: «Come allora, l’obiettivo è liquidare il nostro popolo»

Il messaggio dei vescovi greco-cattolici nell’anniversario della carestia provocata dalla Russia di Stalin, che provocò lo sterminio per fame di oltre 7 milioni di ucraini

«L’impero non è riuscito a uccidere l’Ucraina 90 anni fa. Ma i discendenti degli assassini, spinti dal male, dall’invidia e dall’odio, hanno deciso di portare a termine ciò che i loro predecessori non erano riusciti a fare». Il Sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica in Ucraina si rivolge, con un messaggio, alla popolazione, nel 90° anniversario dell’Holodomor, la più grande tragedia vissuta dall’Ucraina: la carestia provocata dalla Russia di Stalin dal 1932 al 1933, che provocò lo sterminio anche per fame di oltre 7 milioni di ucraini, che si commemora il 26 novembre.

Il pensiero dei vescovi, naturalmente, va all’attualità. «La guerra immotivata, cinica e genocida della Russia contro l’Ucraina persegue lo stesso obiettivo che il Cremlino si era prefissato durante l’Holodomor – scrivono -, e cioè liquidare il popolo ucraino, distruggere la sua libertà e il suo futuro, inghiottire i suoi figli da parte di un sistema totalitario senz’anima, oppresso da demoni secolari, impenitente, sconfinato nella sua crudeltà, disperazione e frustrazione. Questo genocidio – si legge ancora nel messaggio – è diventato l’incarnazione più sanguinosa dell’ideologia secolare dell’imperialismo russo che da sempre arde di odio per l’Ucraina, disprezza ogni nazione vicina e desidera avidamente di possedere lo spazio mondiale».

I vescovi lo affermano con forza: «L’insaziabile imperialismo russo è il principale colpevole dell’Holodomor ed è lo stesso nemico dell’umanità come il nazismo, il razzismo, il fascismo e ogni altra espressione di odio per i diritti umani e l’identità nazionale, culturale e religiosa. Continuando l’immutata strategia imperiale – continuano -, la Russia ancora una volta ha minacciato l’Ucraina e il mondo con aria di sfida. Novant’anni fa il mondo osservava in silenzio, con una cinica tranquillità, l’assassinio dei milioni di ucraini». Ma «il male non punito non passa mai senza lasciare traccia», avverte il Sinodo, che chiede anche a nome dei milioni di vittime «una diffusione più efficace della verità sulla guerra in Ucraina in tutto il mondo, affinché la falsa propaganda del nemico non trovi posto nei cuori delle persone. Infatti, servire la verità, ripristinare e stabilire la giustizia è il denominatore comune di tutte le nostre azioni».

La conclusione è un messaggio di speranza: «90 anni fa l’Ucraina non è morta. La libertà è germogliata dai semi nascosti nei palmi delle mani dei nostri fratelli e sorelle. Nessun male potrà distruggere questo raccolto. È difeso dal nostro popolo. È difeso dall’umanità», assicurano i presuli greco-cattolici.

23 novembre 2023