“Tutto accade” in tour con Alessandra Amoroso

Tappa a Roma per l’artista salentina: appuntamento il 2 e 3 dicembre al Palazzo dello Sport. Il titolo della tourneé è anche quello dell’ultimo album, ancora di tendenza nelle radio

Di questi tempi preferirebbe che si parlasse di lei per la sua musica, per aver riempito lo stadio San Siro a Milano con un grande evento lo scorso luglio, delle date del nuovo tour autunnale – in partenza nei Palasport – che si moltiplicano, eppure, complici i social, negli ultimi mesi Alessandra Amoroso è vittima di veri e propri attacchi di cyberbullismo. Prima la polemica della scorsa estate, a seguito del mancato autografo concesso a un fan, il cui video è diventato virale ma non tanto quanto la sua giustificazione; poi una macchina del fango partita nei suoi confronti, sempre a mezzo social, in cui l’artista salentina è diventata bersaglio di parodie e attacchi ingiustificati.

Per questo non ha molta voglia di parlare, e la sua attenzione ora è rivolta al “Tutto accade tour” in partenza da Bari il prossimo 29 novembre, che farà tappa a Roma il 2 e 3 dicembre al Palazzo dello Sport, all’Eur. «San Siro mi ha portato a trovarmi di fronte a tantissimo amore, adrenalina, energia positiva, quella sera c’era tutto – ha dichiarato -. Quello che mi ha sempre colpito dei miei concerti è che la differenza tra palco e platea non è mai esistita, abbiamo sempre cantato tutti all’unisono, tutti insieme, come se tutti avessimo in mano un microfono, un immenso karaoke in cui io e la mia gente viviamo e proviamo le stesse cose. Per me San Siro è stato sicuramente l’apice di tutte queste emozioni ma credo e spero che la stessa magia continuerà anche nei concerti nei palasport, come è sempre stato in questi 15 anni».

“Tutto accade” è anche il titolo del suo ultimo album, pubblicato un anno fa e ancora di tendenza nelle radio, dopo i successi di brani come “Sorriso grande” e “Camera 209”, che naturalmente non mancheranno nei live, insieme al meglio del suo repertorio costruito a partire dal 2009, l’anno della vittoria del talent show Amici. Da lì in poi, un’escalation costante, che l’ha portata a ottenere 49 dischi di platino e 8 dischi d’oro, pari a oltre 2 milioni 700 mila copie vendute. «La struttura di questi concerti – ha detto l’artista 36enne – sarà simile a quella di San Siro, anche se logisticamente era impossibile trasferire lo show di San Siro in toto (con 90 ballerini e 40 elementi d’orchestra) nella dimensione del palasport. Io e il mio team stiamo cercando di mantenere lo stesso “sapore” dello show pur apportando delle modifiche. In termini di scaletta in questi mesi ho cercato di captare anche i commenti della mia “Big Family” attraverso i social e non solo, e farò in modo di inserire in scaletta anche alcuni brani che vadano incontro alle loro richieste e che magari non sono riuscita ad inserire nello show di San Siro».

La “Big family” a cui si riferisce è quella dei suoi fans con cui interagisce molto, ma è anche il nome di un’associazione a scopo benefico nata nel 2018 dal desiderio e dalla volontà di Alessandra Amoroso di seguire, aiutare e sostenere piccoli e grandi progetti dedicati a chi è più debole o in difficoltà. «Credo che la musica sia un aggregatore incredibile e sia in grado di dare un senso di comunità e di unione che poche altre cose sono in grado di dare. Per questo per me la componente live è così importante, perché significa condividere emozioni e momenti incredibili guardandosi negli occhi», sostiene Alessandra, che annuncia di volersi impegnare anche sul palco: «Durante il tour nei palasport ci saranno anche delle sorprese, non in termini di ospiti ma di messaggi, messaggi a cui tengo particolarmente e che sto sostenendo da diverso tempo. San Siro è stata un’occasione importante per condividere ancora una volta queste tematiche a me care con il pubblico e credo che debbano avere uno spazio anche all’interno di questi concerti. Voglio insomma che questi live diventino certamente un momento di divertimento, svago e spensieratezza per chi verrà ma che ci siano anche dei piccoli momenti di riflessione. Spero anche che queste tematiche non si fermino ovviamente al minuto di spazio che avranno sul palco ma che entrino nei cuori delle persone presenti e continuino a essere oggetto di attenzione anche dopo».

18 novembre 2022