l leader mondiali, a cominciare da Papa Francesco, hanno firmato una dichiarazione congiunta contro un fenomeno dalle dimensioni spaventose, che coinvolge 36 milioni di persone nel mondo. E solo cinque anni di tempo
Papa Francesco, che non è nuovo a questi temi perché ha conosciuto in prima persona a Buenos Aires tante vittime del lavoro schiavo e della prostituzione forzata, ha definito queste forme di «moderna schiavitù» un «delitto aberrante» e un «crimine di lesa umanità».
Il compito dei governi è immane perché si ha a che fare con un indotto criminale che “fattura” miliardi e miliardi di dollari, ed è un impegno che si aggiunge agli altri Obiettivi del millennio proclamati ma ancora non raggiunti: sradicare la fame nel mondo, l’analfabetismo, la povertà, la mancanza di accesso all’acqua, ai servizi sanitari. La lista delle utopie da realizzare è, come sempre, lunghissima.