Tutela dei minori: convegno in Vaticano

A promuoverlo, Comunità Papa Giovanni XXIII, Ac, Csi e Università di Bologna, a conclusione del progetto “Safe. Educare e accogliere in ambienti sicuri”

Prevenzione e lotta agli abusi contro i minori. Se ne parlerà giovedì 4 novembre, in un convegno in Vaticano, nel corso del quale saranno presentati i risultati degli interventi realizzati da Comunità Papa Giovanni XXIII, Azione cattolica italiana, Centro sportivo italiano e Università di Bologna nell’ambito del progetto “Safe. Educare e accogliere in ambienti sicuri“, cofinanziato dall’Unione europea. L’appuntamento è a partire dalle 9.30 nella sala San Pio X, in via della Conciliazione 5.

“Promuovere child safeguarding al tempo del Covid 19 e oltre”: questo il tema della giornata di convegno, che si aprirà con le relazioni di Alessandra Campo, del Centro di formazione a livello internazionale nel campo della child safeguarding, e Carla Garlatti, Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, con alle spalle una lunga esperienza nel campo del diritto di famiglia e della tutela dei minori. Seguirà un confronto a più voci tra i rappresentanti delle istituzioni ecclesiali, il cardinale Sean O’Malley e il vescovo Lorenzo Ghizzoni che interverranno in streaming, e le istituzioni civili e di sicurezza, con la presenza di Caterina Chinnici, europarlamentare e coordinatrice inter-gruppo europeo diritti dei minori, Licia Ronzulli, presidente Commissione bicamerale infanzia del Parlamento italiano, e Annalisa Lillini, dirigente del servizio nazionale di contrasto alla pedopornografia della Polizia postale .

Nel corso della mattina sarà presentata la ricerca che ha accompagnato il progetto, mediante l’attività di valutazione sui partecipanti condotta con strumenti elaborati ad hoc da un team multidisciplinare di esperti in campo economico-statistico, sociologico, pedagogico e psicologico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Nel pomeriggio poi i lavori proseguiranno con una tavola rotonda in cui si illustreranno i percorsi intrapresi all’interno dei quattro enti partners del progetto, dando voce ai partecipanti e con l’intervento di esperti di lunga esperienza nella cura delle vittime degli abusi e nella prevenzione, come don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter.

«La ricerca svolta – si legge nel rapporto finale della ricerca – evidenzia che superare i tabù che per troppo tempo hanno portato a negare o a trascurare i temi più scottanti della relazione educativa o che comunque può instaurarsi tra adulti e minori è condizione imprescindibile per garantire a bambini e bambine, ragazzi e ragazze rispetto e cura». Al momento, affermano gli enti partner, attraverso il progetto Safe sono state formate 1.184 persone, in 27 province di 13 regioni italiane, appartenenti a organizzazioni religiose che hanno rapporti regolari con più di 46.300 bambini.

In ottemperanza alle norme anti Covid, sarà possibile seguire il convegno in diretta streaming, previa iscrizioni direttamente online su progettosafe.eu.

28 ottobre 2021