Trump trionfa. «Adesso dobbiamo chiudere i nostri confini»
La dichiarazione dopo l’election day a Palm Beach, in Florida, di fronte ai suoi sostenitori. Le preoccupazioni di Black Lives Matter: «Gli Stati Uniti saranno un Paese meno libero»
«Dobbiamo chiudere i nostri confini». Lo ha detto Donald Trump, parlando dopo l’election day a Palm Beach, in Florida, di fronte ai suoi sostenitori. Intanto, arrivano i primi commenti sui risultati. Nella notte dello scrutinio, l’agenzia Dire ha intervistato Andrew Chinedu Obiekea, esponente di The World is Watching, una delle associazioni statunitensi parte del movimento Black Lives Matter. L’attivista, parlando della Georgia, fa riferimento a statistiche condivise dai media secondo cui Harris è stata votata dal 90% delle elettrici di colore e dall’81% di uomini. La comunità latina si attesta rispettivamente al 59% e 53%, quella bianca al 31% e 24%.
«I risultati attuali sono particolarmente indicativi: mostrano cosa gli americani desiderano veramente. Emerge inoltre che gli afroamericani hanno votato in larga parte per Kamala Harris, dimostrando che era una palese fake news quella secondo cui solo le elettrici l’avrebbero votata, perché gli uomini non avrebbero sostenuto una donna nera alla Casa Bianca. Lo dimostrano i dati della Georgia. Sono in contatto con persone in molti Stati del Paese e l’idea comune è che in queste elezioni ogni voto conta. Gli Stati Uniti sono un sistema fondato sul bipartitismo – partito democratico e repubblicano – e stiamo vedendo che il terzo partito è un grande fattore. Ciò diventa evidente se guardiamo ai voti che ha ottenuto la candidata verde Jill Stein in alcuni Stati, che avrebbero potuto permettere a Harris di battere Trump. Ma dobbiamo aspettare per ogni singolo voto perché tutto può cambiare rapidamente».
In questo contesto, secondo Chinedu, «la maggioranza degli afroamericani sta incrociando con le dita affinché Harris abbia la meglio». A prescindere da chi uscirà vincitore, chiediamo, domani gli Stati Uniti saranno un posto più pericoloso e difficile per la comunità afro? «Il capo dell’Fb i- replica Chinedu – ha detto che la criminalità è crollata ai mini storici degli ultimi 40 anni durante l’amministrazione Biden. Se Trump tornerà alla Casa Bianca, basandoci su quello che è accaduto durante la sua amministrazione, ci sarà più spazio per le violenze».
Un ruolo importante lo gioca “l’immunità qualificata”, che la Corte suprema ha accordato agli agenti in servizio. «Aumenta la difficoltà di portare i poliziotti davanti alla giustizia per rispondere delle azioni compiute mentre sono in servizio – dice Chinedu -. Lo hanno dimostrato tanti casi di afroamericani uccisi a partire da George Floyd. Davanti a ciò è inequivocabile il fatto che i crimini torneranno – o potranno tornare – ad aumentare».
Durante l’amministrazione Trump, ricorda ancora l’attivista, «gli afroamericani hanno toccato il punto più basso mai registrato di occupazione, mentre il livello più basso di disoccupazione è arrivato durante l’epoca Biden». Pertanto, «domani, se vincerà Trump, gli Stati Uniti saranno sicuramente un posto meno libero: Trump e Vance rappresentano cittadini con privilegi, uomini e bianchi». Ancora Chinedu: «Gli analisti parlano già di un Paese guidato da una maggioranza che è la minoranza, ossia quella bianca, e questo potrebbe aprire la strada a mancanza di equità e opportunità».
6 novembre 2024