Tromba d’aria su Roma e provincia. La conta dei danni

Due i morti: un indiano di 47 anni e un militare in pensione. A Ladispoli sventrati gli ultimi piani di una palazzina. 16 squadre della Protezione civile

Due i morti: un indiano di 47 anni e un militare in pensione. A Ladispoli sventrati gli ultimi piani di una palazzina. Attivate 16 squadre della Protezione civile

Due morti e diversi feriti. È pesante il bilancio dell’ondata di maltempo che si è abbattuta nel tardo pomeriggio di domenica 6 novembre su Roma e provincia, in particolare nella zona nord della Capitale, nei comuni di Ladispoli e Cesano, interessati da una tromba d’aria. Un indiano di 47 anni è morto a Ladispoli colpito da un cornicione che si è staccato da un palazzo mentre un 74enne, sottufficiale dell’esercito in pensione, è morto a Cesano schiacciato da un albero.

Strade allagate, alberi caduti, case scoperchiate dalle violente raffiche di vento. Il centro di Ladispoli è stato devastato dalla tromba d’aria che ha sventrato gli ultimi due degli otto piani di una palazzina di via Ancona e provocato il crollo della gru di un rimessaggio su un ponte pedonale. Distrutti negozi e strade impraticabili a causa di alberi e lampioni caduti. Immediata è scattata la macchina dei soccorsi: il Comitato della Croce Rossa di Santa Severa, in accordo con il Comune di Ladispoli, ha allestito alloggi di emergenza nella palestra scolastica di via Ivon De Begnac. Impegnate anche unità dell’esercito. «Ci sono le condizioni per chiedere lo stato di emergenza – ha affermato il sindaco di Ladispoli Crescenzio Paliotta -. La Protezione civile aveva divulgato l’allerta meteo ma una tromba d’aria non può essere prevista. Tre i feriti gravi e un centinaio le abitazioni danneggiate. In seguito alla ricognizione degli edifici scolastici per domani, lunedì 7 novembre, è stata predisposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado».

Oltre duecento gli interventi dei vigili del fuoco a Ladispoli, Cerveteri e Ceri (frazione di Cerveteri) per cornicioni, tegole e alberi caduti sulla carreggiata. Al lavoro anche al terminal 1 di Fiumicino per allagamenti. Molte le persone che sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari per il crollo di rami e alberi in tutta la provincia di Roma. Circa 50 le richieste di soccorso alla centrale operativa dell’Ares 118. Circa 200, invece, le chiamate alla sala operativa della Protezione civile di Roma Capitale che ha attivato 16 squadre per un totale di 80 volontari.

Al lavoro anche le squadre di operatori del Servizio Giardini, per un totale di 18 unità suddivise in 5 squadre che hanno effettuato interventi per tutta la notte. Una settantina gli alberi e i rami caduti a Roma. Allagamenti in varie parti della città da Portonaccio a Ostiense, dalla Cristoforo Colombo alla Laurentina, dalla Tangenziale Est a via Marmorata. Allagamenti si sono registrati anche in via Prenestina, con la temporanea interruzione del servizio tranviario, in via Collatina, viale Longoni, via Tuozi, via Portuense, e tra l’Eur e la Magliana. Il sindaco Virginia Raggi ha seguito la situazione da Cracovia dove si trova per il Viaggio della memoria. Per quel che riguarda gli alberi ha spiegato che a Roma c’è un patrimonio di «oltre 300 mila alberature e per quanto gli interventi siano regolari non è facile tenere la situazione sotto controllo».

7 novembre 2016