Trattori in strada a Bruxelles

Bloccate da circa 1.300 mezzi le strade in prossimità del quartiere europeo, in occasione del vertice Ue. La protesta contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal

A Bruxelles, in prossimità del quartiere europeo, è assalto: circa 1.300 trattori sono arrivati nella Capitale belga, dove oggi, 1° febbraio, si svolge la riunione del Consiglio europeo. Lanciate bottiglie e uova contro la sede dell’Europarlamento. Esplosi anche numerosi petardi, al grido “Senza agricoltori non c’è agricoltura”. Appiccati anche alcuni roghi con legna e pneumatici. Transenne lungo tutto il perimetro e polizia in tenuta antisommossa.

Si protesta contro la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal. Oggi, ha dichiarato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini parlanado a Place du Luxembourg, davanti al Parlamento Ue, al Consiglio europeo «si discute anche di bilancio. Il primo obiettivo è fare in modo che non vengano tolte altre risorse all’agricoltura come è successo nei decenni passati – ha aggiunto -. Questo potrebbe già essere un ulteriore segnale ai nostri imprenditori». Quindi ha sottolineato: «Al primo punto c’è togliere tutti quelli che sono i vincoli che da Timmermans in poi hanno cercato di inserire con regole che penalizzano la capacità produttiva Ue».

Nella stessa piazza gli agricoltori hanno abbattuto una delle sculture storiche, risalente al 1872, che fa parte del complesso monumentale John Cockerill, in memoria del pioniere dell’industria siderurgica e della ferrovia in Belgio. La statua giace ora a terra sul prato al centro della piazza, circondata da nuovi roghi appiccati in mattinata dagli agricoltori e alimentanti con legna e pneumatici. Su un’altra statua del monumento è stato affisso il cartello: “People of Europe, say no to despotism” (“Popoli d’Europa, dite no al dispotismo”).

Protesta degli agricoltori europei in Francia (foto: Afp/Sir)

Intanto si continua a protestare anche in Portogallo, dove la frontiere con la Spagna è bloccata, dalle prime ore del mattino, da centinaia di agricoltori portoghesi che hanno effettuato un blocco stradale con almeno 20 trattori, segnala la Guardia Civil. Bloccate, allo stesso modo, anche le autostrade che portano a Parigi, mentre «circa 200 trattori» impediscono l’accesso una cinquantina di supermercati, in quattro Comuni dell’Alta Loria, ma senza conseguenze per il traffico ordinario. La polizia mantiene la protezione del mercato di Rungis, dove ieri si erano introdotti alcuni componenti di un convoglio che è stato bloccato. Un’ottantina gli agricoltori fermati per danneggiamenti. Il convoglio ha cominciato il rientro verso Agen. Il prefetto ha rafforzato con 24 compagnie di celerini il dispositivo a protezione dei siti più cruciali per la distribuzione nella Capitale, dove sugli scaffali dei supermercati si vedono gli effetti dei primi accaparramenti nel timore di una scarsità dei prodotti.

Ed è protesta dei trattori anche in Italia. All’Aquila il corteo di agricoltori e allevatori si è mosso questa mattina, aperto da un trattore rosso con bandiere tricolore e da giovani allevatrici. Una risposta alla mobilitazione europea contro le nuove normative Ue in materia agricola. Organetti, campanacci e strumenti a percussione, per una mobilitazione pacifica, studiata per creare meno disagi possibili alla popolazioni. “La nostra fine sarà la vostra fame”, uno degli slogan esibiti. Anche a Matera, una trentina di mezzi agricoli, alcuni dei quali provenienti dalla Puglia, ha attraversato la città: entrando dalla zona sud, in fila, con alcune bandiere italiane e slogan in mostra, hanno sfilato per diverse vie periferiche, rallentando il traffico cittadino.

Al centro della protesta, gli nodi della Politica agricola Ue, a cominciare dall’obbligo – che scatta quest’anno – di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i dieci ettari. A questo si aggiunge il caro carburante, la carne sintetica e i cibi a base cellulare, le tasse e le farine di insetti.

1§ febbraio 2024