Traffico, piano generale al vaglio dell’assemblea capitolina

Dopo 15 anni Roma avrà un nuovo piano del traffico urbano. Per Improta: «Perse ogni anno 135 ore milioni di ore in auto»

Dopo 15 anni Roma avrà un nuovo piano del traffico urbano. Improta: «Perse ogni anno 135 ore milioni di ore in auto»

Aumentare il trasporto pubblico del 20%, del 40% le corsie preferenziali, riorganizzare il centro storico con isole ambientali e poi sostenere l’uso sistematico della bicicletta, raggiungendo il 10% nei prossimi 5 anni. Sono gli obiettivi del nuovo piano generale del traffico urbano, illustrate dall’assessore alla mobilità del comune di Roma, Guido Improta all’assemblea capitolina, che inizia così il vaglio del provvedimento.

Un progetto ambizioso che vede una riduzione dell’uso dell’automobile attraverso una serie sistematica di misure da attuare su tutto l’anello cittadino. Infatti, il Pgtu pensato da Improta, vuole aggredire le criticità della mobilità nella Capitale, in particolare il congestionamento del traffico che porta i romani a perdere, ogni anno, 135milioni di ore in auto in contrapposizione al 28% dei cittadini che nell’ora di punta sceglie i mezzi pubblici. Potenziare il trasporto pubblico locale permetterà una riduzione graduale del traffico e anche degli incidenti. Si calcola, infatti, che nel 2012 a Roma ci sono stati 16mila incidenti che hanno causato 154 morti e oltre 20mila feriti. In pratica, 978 ogni mille abitanti, numeri enormi se paragonati ai 398 di Londra o ai 415 di Parigi. «Meno traffico vorrebbe dire meno incidenti – ha detto Improta – ecco perché, tra gli obiettivi del Pgtu c’è rispettare l’impegno con l’Unione europea di dimezzare, entro il 2020, i morti sulle strade del 2012».

Inoltre, il nuovo piano generale del traffico prevede l’installazione, entro il 30 giugno 2016, sull’anello ferroviario, di un presidio di varchi elettronici analogo a quello di altre città europee e l’introduzione di un “bonus mobilità” che scatterà dal primo gennaio 2017: non sarà un ticket ma una sorta di pacchetto ingressi. In pratica, i varchi, installati con fondi della comunità europea, monitoreranno i passaggi dei veicoli in entrata e in uscita, e una volta terminato il pacchetto di ingressi previsti dal bonus, si pagherà in base all’impatto ambientale del veicolo.

Il piano è stato studiato analizzando anche i contributi offerti da  sindacati, associazioni e municipi. Per raggiungere anche le strade periferiche e fuori dal grande raccordo anulare, Roma è stata divisa in sei macro aree dove sarà fatta una classificazione funzionale delle strade e delle zone della città, individuando una viabilità principale e una viabilità locale, con il tpl a fare da collante. Non mancheranno isole ambientali e pedonali, piste ciclabili, car sharing, bike sharing, e mobilità elettrica. Grosse novità per quanto riguarda la sosta tariffata: via le strisce blu dalla rete portante, sostituite da parcheggi ai margini di area, e rivisitazione delle tariffe nelle zone centrali e commerciali.

Il piano generale del traffico porterà, secondo i calcoli dell’amministrazione capitolina, ad un risparmio di oltre 600 milioni di euro l’anno. I dettagli sul sito del comune di Roma.

7 aprile 2015