“Tra le donne”, per dare luce alla loro dignità

L’associazione propone un incontro con padre Vianelli (Cei). La presidente Giordano: contro la violenza, «importante una formazione trasversale, dalle scuole»

Dare luce alla dignità e alla bellezza delle donne, soprattutto di quelle prigioniere di una spirale di violenza che si genera nell’ambiente familiare e domestico. Questo l’obiettivo primario delle attività promosse dall’associazione “Tra le donne”, che in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, celebrata il 25 novembre, propone per questa sera, 29 novembre, un incontro di formazione con padre Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, rivolto a consulenti familiari, operatori di pastorale familiare e giovanile, accompagnatori di donne ferite o vittime di violenza. L’evento avrà luogo alle 18 e si terrà in modalità mista – on-line e in presenza – nella Casa della carità della parrocchia di San Frumenzio, a Prati Fiscali, che ospita anche lo spazio di ascolto e di orientamento animato dalle volontarie dell’associazione di promozione sociale e attivo tutti i venerdì dalle 16 alle 19 e ogni primo martedì del mese dalle 10 alle 12.

«Nell’anno “Famiglia Amoris Laetitia” – spiega la presidente dell’associazione, Elisabetta Giordano – ci sembra importante riflettere sull’articolo 241 dell’esortazione apostolica di Papa Francesco del 2016, nel quale si legge che in alcuni casi, dopo avere fatto il possibile per evitarla, la separazione è inevitabile e, anzi, moralmente necessaria, per sottrarre alla violenza il coniuge più debole e i figli». Vianelli, francescano, giurista di formazione ed esperto nella cura di separati e divorziati, tratterà «di questa possibilità della quale non tutti siamo pienamente consapevoli – dice ancora Giordano – e proprio da qui nasce l’urgenza di parlarne» perché «quando pensiamo alla famiglia e alle piaghe che la interessano, come la disabilità, l’aborto, la crisi economica, non possiamo dimenticare la violenza verbale, psicologica e fisica che viene praticata proprio nell’ambiente domestico e che fa del male non solo alla donna che la subisce ma anche ai figli, considerati vittime di violenza assistita, che vivono chiaramente un trauma».

I dati diffusi dal Viminale ed emersi dalle segnalazioni raccolte dalle questure informano che in Italia ogni giorno 89 donne sono vittime di reati di genere e che nel 62% dei casi i maltrattamenti avvengono in famiglia; ancora, nel nostro Paese più del 40% delle donne ha subito una forma di violenza, una molestia o una forma di controllo in una relazione sentimentale o familiare. «La violenza e il femminicidio – considera Giordano – sono solo la punta di un iceberg ma alla base c’è una cultura maschilista che prevede un’abitudine alla violenza e che manca di una formazione della coscienza», per questo «è importante una formazione trasversale, che parta anche dalle scuole. Noi socie costituenti siamo convinte che da uno sguardo nuovo sulle donne può generarsi una cultura nuova per tutti e vogliamo contribuire a crearla e diffonderla, in sinergia con esperti di diversi ambiti da quello giuridico a quello medico e psicoterapeutico, fino a quello ecclesiale perché l’Associazione è di ispirazione cristiana».

“Tra le donne”, fondata il 25 giugno 2020, prende infatti il nome «dal versetto della preghiera dell’Ave Maria – sottolinea la presidente -, per ricordare come lo sguardo d’amore del Padre ha posto Maria tra noi, Lei che è certamente Madre di tutti ma che ha un vincolo speciale con le donne».

29 novembre 2021