Torre Spaccata: l’oratorio Regina Mundi compie 60 anni

La comunità in festa. Il parroco padre Sciarelli: «Da sempre ha catalizzato l’attenzione dei giovani. Ora porre al centro dell’attività l’intera famiglia»

14 novembre 1961 – 14 novembre 2021: sono trascorsi proprio 60 anni da quel giorno in cui venne inaugurato l’oratorio di Regina Mundi a Torre Spaccata, parrocchia della periferia est di Roma dove domenica scorsa si sono radunati moltissimi catechisti che hanno fatto la storia di questa comunità. Avviato nel 1961 da Francesco Carta, catechista e consigliere del Centro oratori romani, questo oratorio ha continuato ininterrottamente per decenni ad accogliere bambini, ragazzi e giovani, educando alla fede molte generazioni e curando la preparazione e la spiritualità di catechisti e allievi.

Ha aperto la giornata di festa una partecipata celebrazione eucaristica, affollata di tanti che, ormai adulti, non sono voluti mancare a questo appuntamento e animata dai canti eseguiti dall’associazione Piccoli Cantori Torre Spaccata e dal coro liturgico della parrocchia. «L’Oratorio è nato prima della parrocchia di Regina Mundi, che festeggerà i 60 anni il prossimo 8 dicembre –  ricorda il parroco padre Francesco Sciarelli, che ha conosciuto questa realtà già all’inizio degli anni 2000, quando era un giovane frate carmelitano -. L’esperienza della comunità parrocchiale si è subito agganciata a quella dell’oratorio: un luogo dove bambini e ragazzi venivano radunati instaurando relazioni significative basate sulla scoperta dell’amore di Dio. Un cammino comunitario – osserva – che si manifesta ancora nel giocare insieme, nel pregare, nel celebrare. Da sempre l’oratorio ha in questo quartiere catalizzato l’attenzione dei giovani. Adesso molto è diverso e in questi mesi ci stiamo rendendo conto che è necessario un cambio di passo: l’oratorio, così come la parrocchia, devono porre al centro dell’attività catechetica non solo i bambini ma l’intera famiglia, costruendo un’esperienza che se ne prenda cura».

A raccontare la sua esperienza, Antonio Di Bartolo, già direttore e memoria storia dell’oratorio Regina Mundi. «Sono arrivato in oratorio a 7 anni – ricorda -, per prepararmi alla prima comunione, alla fine degli anni ’60 e ho conosciuto questa bella realtà che già da qualche anno era presente in parrocchia. Nonostante i miei genitori frequentassero un’altra chiesa in zona, io ho scelto di venire all’oratorio attraversando prati e campi che in quegli anni ancora tappezzavano il quartiere. Qui trovavo tutto: gli amici, i giochi, il cortile sempre accogliente in una Torre Spaccata che non offriva niente altro». Come Antonio, decine di giovani hanno sperimentato il servizio fra i più piccoli, senza dimenticare mai gli insegnamenti di coloro che li avevano preceduti. Fra questi, Roberto Amici, al quale è dedicata la sala per il Corso allievi, che li ha istruiti e accompagnati, con un’esperienza che nessuno ha potuto dimenticare.

La festa, proseguita nel pomeriggio negli ampi locali dell’oratorio, è stata animata da catechisti di ogni età che si sono messi nuovamente in gioco per accogliere e far divertire i più piccoli, in un significativo e affettuoso passaggio di testimone con le giovani generazioni. «Oggi siamo qui per ringraziare il Signore – sottolinea Lorenzo Fara, attuale giovane direttore – per quanto l’oratorio è riuscito a realizzare per la vita di questa parrocchia in questi 60 anni, al di là dei meriti di ognuno. Siamo qui a pregare insieme affinché sia sempre un luogo di accoglienza e di speranza per i bambini e i ragazzi del nostro quartiere».

15 novembre 2021