Tornano accessibili i sotterranei di San Giovanni in Laterano

Le visite archeologiche nuovamente al via dal 4 dicembre, in coincidenza con i 1.700 anni dalla fondazione della cattedrale di Roma, al termine dei lavori di restauro

Riprendono oggi, 4 dicembre, le visite archeologiche agli scavi della basilica di San Giovanni in Laterano dopo i recenti interventi di restauro e in coincidenza con il 1700° anniversario di fondazione della cattedrale di Roma. «Un luogo magico e misterioso ancora sconosciuto ai più – sottolineano i Musei Vaticani che gestiscono il complesso -. I visitatori, nel loro speciale tour, faranno un viaggio a ritroso nel tempo tra i maestosi ambienti che un tempo ospitavano la caserma severiana, decorati da raffinati affreschi e pavimenti musivi perfettamente conservati nei secoli».

Nei sotterranei di San Giovanni in Laterano, si legge sul sito dei Musei Vaticani, «si conservano i resti di antichi edifici costruiti prima della basilica cristiana. Il termine Laterano coincide con il nome di due personaggi della Roma imperiale: il primo, Plauzio Laterano, partecipò a un complotto contro l’imperatore Nerone; il secondo, Sestio Laterano – il suo nome si legge su un capitello visibile nel percorso – fu amico dell’imperatore Settimio Severo. Nella prima età imperiale si trovavano qui diverse case di livello sociale elevato, delle quali si possono ammirare ancora le pitture, i mosaici, i marmi (anche una scala con gradini perfettamente conservati). Queste abitazioni vennero demolite nel 193 d.C. quando Settimio Severo decise di costruire la nuova caserma per gli Equites Singulares, il reparto di cavalieri scelti come guardia del corpo dell’imperatore».

Dopo la battaglia di Ponte Milvio (312) Costantino abolì il corpo degli Equites Singulares e nell’area fece costruire la basilica del Salvatore. In tempi più recenti, in occasione di vari lavori edili nell’intero complesso lateranense, vennero liberati dalle terre che li riempivano molti degli ambienti che oggi è possibile percorrere.

Per informazioni: accoglienza.musei@scv.va.

4 dicembre 2023