Torna, per Natale, la Pigotta Unicef

A fare da testimonial, Alessia Marcuzzi. I fondi raccolti contribuiranno agli aiuti in tanti Paesi, sostenendo i programmi Unicef contro malnutrizione infantile e crisi umanitarie

Una bambola di pezza, realizzata dai volontari Unicef nelle scuole, nei centri anziani o nei comitati locali dell’organizzazione, “adottata” dai bambini per aiutare altri bambini. È la Pigotta, la proposta del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, che torna a Natale accompagnata da una testimonial d’eccezione: Alessia Marcuzzi.

Nel mondo sono oltre 148 milioni i bambini colpiti da malnutrizione cronica, ricordano dall’Unicef, ovvero più del 22% dei bambini sotto i 5 anni a livello globale. Altri 45 milioni sono colpiti da malnutrizione acuta, di cui 13,7 milioni in forma grave, e «rischiano di morire se non ricevono cure immediate. I fondi raccolti con la campagna Pigotta 2023 contribuiranno a donare alimenti, vaccini e medicine in tanti paesi del mondo, sostenendo i programmi dell’Unicef per combattere la malnutrizione infantile e le crisi umanitarie».

Nelle parole di Carmela Pace, presidente Unicef Italia, «ogni Pigotta adottata rappresenta un cerchio di solidarietà che unisce coloro che l’hanno realizzata, le persone che l’hanno adottata e i bambini che grazie alla donazione verranno aiutati. A nome dell’Unicef vorrei ringraziare Alessia Marcuzzi per aver accettato il nostro invito ed essere testimonial di eccezione di Pigotta. Alessia ha già sostenuto l’Unicef in diverse campagne, dimostrando una grande sensibilità verso i più vulnerabili».

“Adotta la Pigotta, salva la vita di un bambino”: questo lo slogan che da oltre 20 anni accompagna l’iniziativa. È possibile adottare la bambola a fronte di un contributo minimo di 20 euro in tante piazze in Italia e presso i comitati provinciali Unicef (qui la mappa), online sul sito dedicato o sulla piattaforma Amazon.

29 novembre 2023