Torna il Concerto della Memoria

Il 23 gennaio all’Auditorium Parco della Musica. Al centro il tema dell’esilio. Interpreti internazionali propongono i brani dei musicisti in esilio

Dalla deportazione babilonese alla schiavitù in Egitto, dalla espulsione dalla Spagna fino alla fuga dai pogrom e dalle guerre nel Novecento, la condizione di esilio e sradicamento ha segnato nel profondo l’identità del popolo ebraico. “Là dove giace il cuore. Note e parole d’esilio” è il titolo del 7° Concerto della Memoria, in programma giovedì 23 gennaio, alle 20.30, all’Auditorium Parco della Musica (ingresso gratuito previa prenotazione all’infopoint).

L’iniziativa, si legge in una nota, «si impegna ad illuminare e far risuonare, attraverso la parola e la musica, l’esperienza di tutti coloro i quali, ebrei e non, hanno condiviso il medesimo destino di separazione, allontanamento e abbandono della propria identità». I testi selezionati saranno letti da Manuela Kustermann e Alessandro Haber, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. Un cast di interpreti internazionali sarà protagonista con le canzoni composte da musicisti esiliati in epoche e Paesi diversi.

Ecco tra gli altri Cristina Zavalloni, accompagnata dall’ensemble di solisti jazz Lagerkapelle; Raiz, interprete del film di John Turturro “Passione”; dall’Armenia, Gevorg Dabaghyan, considerato uno dei massimi suonatori di duduk, lo strumento nazionale armeno; da Toronto l’Arc Ensemble, tre volte nominato per il Grammy Award e specializzato nella ricerca e nel recupero delle opere di compositori ebrei che fuggirono dalla Germania nazista. Il Coro delle Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia aprirà il concerto con “Va’ pensiero”.

20 gennaio 2020