“Together”, opportunità ecumenica per i giovani

Parrocchie di Roma in cammino verso il raduno promosso dalla Comunità di Taizé alla vigilia del Sinodo. Il racconto di tre esperienze

Da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre migliaia di giovani provenienti da tutta Europa e appartenenti a tutte le confessioni cristiane saranno a Roma “Together”, ossia “Insieme”. Così è stato ribattezzato il raduno promosso dalla Comunità di Taizé alla vigilia del Sinodo sulla sinodalità che si svolgerà dal 4 al 29 ottobre. Organizzato con la Segreteria del Sinodo, il Vicariato di Roma e i Dicasteri per la Promozione dell’unità dei cristiani e per i Laici, la famiglia e la vita, l’incontro avrà il suo momento clou il 30 settembre con la veglia di preghiera ecumenica in piazza San Pietro alla presenza di Papa Francesco e dei rappresentanti di varie Chiese.

Le parrocchie di Roma sono in fermento per accogliere al meglio i pellegrini e ospitare le tavole rotonde, i workshop, le conversazioni spirituali. A San Giovanni Battista de Rossi, all’Appio Latino, si lavora per «sensibilizzare le famiglie all’accoglienza – spiega il parroco monsignor Mario Pecchielan –. In chiesa è stato allestito “L’angolo Together” con moduli e materiale informativo. Al momento trenta famiglie si sono dette disponibili a fornire alloggio a sessanta ragazzi». Per il raduno saranno coinvolti soprattutto i 50 ragazzi che ad agosto andranno alla Gmg di Lisbona, ma sarà un momento importante per tutta la comunità «perché fa crescere nello spirito ecclesiale ed ecumenico». Per il 29 sera è stato programmato un momento di preghiera in stile Taizé – che in parrocchia si fa ogni primo mercoledì del mese – e per il 1° ottobre la Messa e il pranzo comunitario con i pellegrini accolti.

Passando al centro storico di Roma, nella parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli ci si prepara «innanzitutto con la preghiera», afferma il parroco padre Davide Carbonaro, ricordando che nella sua chiesa la preghiera di Taizé si tiene ogni seconda domenica del mese. «In questo periodo i fratelli della Comunità e i volontari impegnati nell’organizzazione stanno pregando in modo particolare affinché il raduno non sia un evento fine a se stesso ma dia vita a un cammino spirituale». “Together” è un evento «atteso» perché rappresenta un «unicum – prosegue padre Davide –. L’espressione dell’ecumenismo e della sinodalità trovano completezza in questa esperienza in cui un sinodo della Chiesa cattolica è preceduto da un momento di preghiera con fratelli delle altre confessioni cristiane».

La parrocchia di San Saba, all’Aventino, ospiterà in chiesa momenti di preghiera e accoglierà per la notte una cinquantina di giovani. «Stiamo cercando di coinvolgere anche le famiglie per far vivere questa esperienza inclusiva – dice il gesuita padre Sergio Cavicchia, il parroco –. Questo raduno costituisce un momento importante soprattutto per i nostri giovani. Vanno aiutati a comprendere il valore dell’ecumenismo. Oggi siamo tutti concentrati su noi stessi, la nostra fede, la nostra vita. Questa, invece, è l’occasione preziosa per allargare i nostri orizzonti e far scoprire che ci sono altre fedi, c’è un modo diverso per testimoniare la fede che può aiutare anche noi a testimoniarla in modo più coerente e la possibilità di apprendere dagli altri, dalle loro diversità».

27 giugno 2023