Tilde, 82 anni, morta per una pallonata a largo Agosta

La donna colpita mentre era su una panchina con il suo cagnolino. Intorno, adolescenti che giocavano a calcio. Il figlio Stefano: «Non si può attribuire tutta la responsabilità a un bambino ma voglio sapere come sono andati i fatti

Incredibile tragedia ieri sera, martedì 12 settembre, a largo Agosta, zona Tor de’ Schiavi. Tilde Procesi, 82 anni, è morta in seguito a una pallonata che l’avrebbe colpita in pieno petto. Erano da poco passate le 18 e l’anziana, residente nella vicina via Sabaudia, era seduta su una panchina con il suo cagnolino. Intorno numerosi gruppi di adolescenti che giocavano a pallone. La piazza, antistante alla parrocchia del Santissimo Sacramento, è sempre animata da decine di famiglie. I bambini più piccoli vanno in bicicletta o sui monopattini, i più grandicelli improvvisano partite di pallone.

Secondo alcuni testimoni, la signora sarebbe stata centrata da una pallonata e prima di accasciarsi a terra sarebbe riuscita ad alzarsi e a compiere pochi passi. I ragazzi, età media 10 anni, non si sarebbero accorti di quanto successo tanto che hanno continuato a giocare. «Stavo soccorrendo l’anziana quando anche io sono stata colpita da un pallone – racconta Claudia -. Li ho rimproverati e sono fuggiti via». Il gruppo si è dileguato nella confusione e al momento nessuno sarebbe stato identificato. I militari dei baschi verdi della Guardia di finanza, i primi ad intervenire sul posto, hanno verbalizzato quanto riferito da alcuni testimoni, sotto choc per quanto accaduto. Inutili i soccorsi da parte degli operatori del 118 che hanno tentato a lungo di rianimare la donna. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrà accertare le reali cause del decesso.

«Presenterò un esposto ai carabinieri e al Comune di Roma – afferma il figlio dell’anziana, Stefano Lucaferri -. È un atto dovuto e io voglio capire esattamente cosa sia successo. Di certo non si può attribuire tutta la responsabilità a un bambino ma voglio sapere come sono andati i fatti. Mi hanno detto che si è alzata subito dalla panchina e che non riusciva a respirare. Poi è caduta perdendo i sensi». In piazza è immediatamente arrivato anche il parroco del Santissimo Sacramento don Maurizio Mirilli, il quale ha invitato i cittadini a recitare una preghiera. «La cosa che mi sconvolge è che alcuni genitori hanno continuato a dire che i responsabili sono “solo dei ragazzini” – dichiara -. La solita motivazione che si dà per giustificare la maleducazione. È necessario educare le nuove generazioni e i genitori devono prendersi la responsabilità di formare e trasmettere i giusti valori a questi ragazzi. Per giocare a pallone ho messo più volte a disposizione l’oratorio e inoltre in zona ci sono due grandi parchi».

In passato non sono mancati incidenti. A causa di una pallonata una signora è caduta fratturandosi un braccio, un anziano ha avuto seri problemi a un occhio. Passeggiare nelle ore serali è quasi proibitivo. I residenti raccontano che tempo fa era stato affisso un cartello che segnalava il divieto assoluto di giocare a pallone in piazza ma è stato divelto dopo poco. «Le partite a pallone sono un pericolo anche per la circolazione stradale – aggiunge Maria -. La palla finisce spesso sulla carreggiata zigzagando tra le macchine in transito costrette a frenare bruscamente. Abbiamo rimproverato i ragazzi centinaia di volte ma senza alcun risultato».

La piazza inoltre versa in un totale stato di abbandono. Non vi sono controlli da parte delle forze dell’ordine e non viene effettuata una regolare pulizia da parte degli enti competenti. Carte, bicchieri, bottiglie rotte, escrementi di cani ovunque. C’è anche una fontanella rotta dalla quale esce continuamente acqua che allaga la zona circostante provocando spesso rovinose cadute. I cittadini lamentano «l’assenza totale delle istituzioni». Spesso sono i condomini dei palazzi vicini che si adoperano per il decoro. «La piazza è in uno stato pietoso – rimarca Laura -, è necessario che tutti collaboriamo per renderla vivibile e dare la possibilità agli anziani di trascorrere qualche ora tranquilla senza correre il rischio di farsi male». Le fa eco Claudia che proprio la scorsa settimana munita di scopa e paletta ha raccolto i vetri delle bottiglie rotte, rischiosi per l’incolumità dei bambini. «La piazza è diventata pericolosa – dice -. Per anni abbiamo denunciato questa situazione a tutti gli enti preposti. L’ultima segnalazione l’abbiamo fatta dopo che un signore è caduto per una grata rotta ma qui non si è mai visto nessuno».

Nei sotterranei della piazza ci sono dei parcheggi e «il municipio dice che la manutenzione dell’area spetta ai proprietari dei box – afferma Viviana -. Questi ultimi ribattono che trattandosi di un’area pubblica, non essendoci una recinzione, il decoro urbano spetta al municipio. Intanto tre anni fa il municipio V ha speso oltre 13mila euro per realizzare un giardino zen oggi abbandonato». Quando i cittadini non possono intervenire direttamente organizzano una colletta e danno l’incarico a giovani disoccupati di ripulire l’area.

13 settembre 2018