Terzo settore, il Forum entra nella cabina di regia di Palazzo Chigi

La portavoce entra a far parte dell’organismo della Presidenza del Consiglio che ha il compito di monitorare l’applicazione della legge di riforma del terzo settore e dei suoi decreti attuativi. Fiaschi: «I provvedimenti sono ormai diventati urgenti»

Anche il Forum del terzo settore entra nella cabina di regia che da Palazzo Chigi ha il compito di monitorare l’applicazione della legge di riforma del terzo settore e dei suoi decreti attuativi. La decisione è ora ufficiale dopo la firma del Dpcm della presidenza del Consiglio con cui si prevede la presenza come membro dell’organismo del portavoce del Forum. Il primo incontro è stato convocato per il prossimo 7 marzo. «A nome di tutto il Forum del terzo settore voglio esprimere la soddisfazione per questa scelta», dice la portavoce del Claudia Fiaschi. «Si tratta di una convocazione molto attesa da tutto il terzo settore italiano e che avevamo posto all’attenzione del premier Giuseppe Conte e del sottosegretario Claudio Durigon. Attendono infatti l’approvazione della Cabina di regia alcuni provvedimenti ormai urgenti: la definizione delle attività secondarie, di cui all’articolo 6 del CTS,  e le linee guida al bilancio sociale, indispensabili – spiega Fiaschi – anche per definire in modo consapevole le  modifiche statutarie che gli enti di terzo settore sono chiamati a fare tra breve e per attuare le previsioni di rendicontazione sociale introdotte dalla riforma».

Numerosi i commenti positivi alla notizia. Ad esprimere soddisfazione è Aoi, l’associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale. «Una bella notizia – commenta la portavoce Aoi Silvia Stilli -, soprattutto nel contesto attuale non certo facilitante del dialogo tra le organizzazioni della società civile e il governo. Gli attacchi alle ong e le illazioni da parte di alcuni dei massimi esponenti di governo continuano, anzi si intensificano: lo dimostra la recente presentazione nelle stanze del Parlamento, promossa dalla Lega, di un documento che propone l’applicazione del “modello ungherese” e di quello israeliano per limitare di fatto l’azione di promozione sociale e civica, l’operato nel complesso, delle organizzazioni sociali. Aoi ha sempre denunciato la deriva che avrebbe avuto l’attacco di 2 anni fa da parte dell’allora opposizione al soccorso umanitario in mare, avvertendo il terzo settore italiano tutto che l’obiettivo era allora di limitare di fatto la libertà di associazione». Oggi, aggiunge Stilli, «è nostra convinzione che l’entrata nella cabina di regia a Palazzo Chigi sia un riconoscimento importante alla più grande rappresentanza delle organizzazioni sociali italiane, che aiuterà a valorizzare la ricchezza del nostro terzo settore diffuso nel territorio e a fare chiarezza su alcune oscure pagine recenti nel dialogo con il governo». L’augurio è che «già questa occasione rappresenti una positiva inversione di tendenza. Complimenti ancora e auguri al Forum del terzo settore italiano – le parole della portavoce Aoi – per questo nuovo autorevole impegno, a coronamento di un lavoro lungo per dotare l’Italia di una legislazione efficace per il terzo settore e luoghi riconosciuti di confronto e dialogo tra gli attori privati e quelli istituzionali, nazionali e territoriali. Il Consiglio nazionale del terzo settore è uno spazio partecipativo importante e Aoi è onorata di farne parte in rappresentanza del mondo no profit della cooperazione e solidarietà internazionale nella delegazione associativa espressa dal Forum».

Nel frattempo oggi, 4 marzo, il Forum terzo settore, insieme a una larga delegazione del mondo del volontariato e del non profit italiano, viene ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

4 marzo 2019