Terrorismo, Alfano annuncia l’arrivo dei 500 uomini in più

I militari operativi nella Capitale dopo Pasqua. Marino: allo studio un sistema di videosorveglianza in tutta la città»

I militari operativi nella Capitale dopo Pasqua. Marino: allo studio un sistema di videosorveglianza in tutta la città»

«Roma è la città numero uno in Italia dal punto di vista del rischio terrorismo». Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è svolta ieri, martedì 3 marzo, a Palazzo Valentini, sede della prefettura. All’ordine del giorno: degrado, accattonaggio e, appunto, terrorismo, di cui il ministro ha discusso con il sindaco Ignazio Marino e il prefetto Giuseppe Pecoraro.

Un intervento, quello di Alfano, deciso all’indomani delle devastazioni degli ultrà olandesi del Feyenoord in occasione della partita contro la Roma, che ha però virato in maniera significativa sull’allerta terrorismo, definita «altissima», nonostante il calo dei dati delittuosi registrati nel 2014, che rende Roma più sicura di molte altre Capitali europee. Al momento, ha sottolineato il ministro, «ci sono già 1.136 persone impegnate nella prevenzione del rischio terrorismo». A questi si aggiungeranno, dopo Pasqua, i 5oo uomini in più, «al momento in addestramento», promessi ormai settimane fa. «Sostituiremo poliziotti, carabinieri e finanzieri con i nostri militari, che andranno a presidiare gli obiettivi sensibili, in modo da riequilibrare la presenza di forze dell’ordine aumentandola nelle periferie», ha spiegato.

Per rafforzare la sicurezza, Marino ha annunciato anche la creazione di «un sistema di videosorveglianza diffuso in tutta la città»: il Comune, ha riferito, ha già stanziato 47 milioni per sostituire 198 mila punti luce e calcolato che con altri 28 milioni di euro la sostituzione si può accompagnare ad impianti wi-fi e di videosorveglianza. Riguardo invece ai disordini scoppiati dopo la partita Roma-Feyenoord è stato ancora il ministro a ribadire che anche l’Europa deve fare la sua parte. «Il 12 marzo – ha detto – parlerò con i miei colleghi europei per proporre un Daspo europeo. Occorre sinergia».

Al centro dell’attenzione anche il tema dell’accattonaggio molesto. «Vogliamo dotare le forze dell’ordine di una normativa più severa, per non degradare i centri storici», ha rassicurato Alfano, annunciando anche l’intenzione di presiedere il Comitato per la sicurezza a Roma una volta al mese, perché è nella Capitale che «si scaricano tensioni nazionali». Come avviene con le manifestazioni. I romani, ha rilevato il ministro, «sono stanchi e hanno ragione: ogni anno si tengono circa 2mila cortei». La promessa è lavorare sui percorsi: «Lo faremo – le parole del ministro – perché il centro di Roma è un patrimonio del mondo intero che va difeso e tutelato».

4 marzo 2015