Terrore a Parigi, 129 morti

Attentati terroristici in vari punti della città, con 129 morti e oltre 350 feriti

Attentati terroristici in vari punti della città, con oltre 350 feriti. Una carneficina. Rivendicazione dell’Isis. Il Papa sgomento

Parigi in fiamme. È una notte di orrore e di carneficina quella vissuta venerdì 13 novembre dalla capitale francese, ancora una volta nella morsa del terrore islamista. A partire dalle 22, in vari punti della città si sono susseguiti attentati con colpi di kalashnikov, locali assaltati con fucili a pompa, kamikaze e decine di ostaggi. La paternità degli attentati è riconducibile al terrorismo di matrice fondamentalista islamica, infatti gli assalitori – secondo le testimonianze – hanno ucciso al grido “Allah è grande”. Il bilancio è di 129 morti e di oltre 350 feriti – tra loro anche 2 italiani -, di cui 99 in modo grave. Fra i morti anche alcuni terroristi. Una studentessa veneta risulta irrintracciabile. Gli investigatori ritengono che ci siano altri terroristi in fuga. Secondo la procura di Parigi “tre squadre di terroristi coordinate sono all’origine della barbarie”.

L’Isis ha rivendicato ufficialmente gli attacchi di Parigi: ”E’ la capitale dell’abominio e della perversione”. E arrivano nuove minacce dei jihadisti, che hanno pubblicato un video, senza data, in cui fanno sapere alla Francia: “Non vivrete in pace finché continueranno i bombardamenti”.

Gli attacchi sono stati a tappeto e in contemporanea. Hanno preso di mira il Bataclan, sala per concerti nell’XI arrondissement, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo, dove un centinaio di persone sono state prese in ostaggio. E ancora a rue de Charonne (XI arrondissement), rue Bichat nel ristorante “Le Petit Cambodge”, rue de la Fontaine au Roi e Les Halles. Ci sono state anche esplosioni attorno allo Stade de France, alla periferia di Parigi, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania, dove due kamikaze si sono fatti saltare in aria: il presidente Hollande, che assisteva alla partita, è stato allontanato dalle forze di sicurezza.

La polizia e il comune di Parigi hanno invitato la cittadinanza a non uscire di casa mentre negli ospedali parigini è scattato il piano previsto in caso di emergenza. A mezzanotte, il presidente francese François Hollande è apparso in tv e ha parlato alla nazione. Davanti alle telecamere il presidente non nasconde il suo profondo turbamento: «Nel momento in cui vi parlo sono in corso attacchi terroristici senza precedenti nella zona di Parigi. È un orrore”».

Hollande annuncia le decisioni prese dall’Eliseo a partire dallo “stato di urgenza”. «Significa – spiega il presidente – che ci saranno luoghi che verranno chiusi, che la circolazione potrà essere vietata e che ci saranno perquisizioni che potranno essere decise in tutta l’Ile de France. Lo stato di emergenza è proclamato su tutto il territorio francese». La seconda decisione presa è la “chiusura delle frontiere” per essere sicuri che “nessuno possa entrare nel territorio francese” e commettere altri atti terroristici.

«Di fronte al terrore – dice ancora Hollande -, la Francia deve essere forte. Deve essere grande e le autorità dello Stato ferme. E lo saremo. Dobbiamo anche richiamare ciascuno alla responsabilità. Ciò che i terroristi vogliono, è farci paura».

Dopo Parigi, ora “tocca a Roma, Londra e Washington”: è il sinistro proclama che ha accompagnato le celebrazioni dei sostenitori dell’Isis, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l’hashtag ‘#Parigi in fiamme’. “Ricordate, ricordate il 14 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, così come gli americani l’11 settembre”. Lo scrive Rita Katz sul Site citando canali dell’Isis.

Papa Francesco ha accolto con sgomento le notizie sugli attacchi terroristi a Parigi. In Vaticano – afferma il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi – «stiamo seguendo queste terribili notizie: siamo sconvolti da questa nuova manifestazione di folle violenza terroristica e di odio che condanniamo nel modo più radicale insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace. Preghiamo per le vittime e i feriti e per l’intero popolo francese. Si tratta – riporta la Radio Vaticana – di un attacco alla pace di tutta l’umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell’odio omicida in tutte le sue forme».

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana, invia un messaggio al presidente francese François Hollande in relazione agli attentati. «L’orrore che sta sconvolgendo la capitale francese e tutto il Paese lascia esterrefatti e sgomenti. A pochi mesi di distanza dalla tragedia del 7 gennaio», con la strage al settimanale Charlie Hebdo, «il terrorismo – continua il Capo dello Stato – ha nuovamente aperto una ferita profonda nel cuore della Francia, della libertà e della democrazia. L’Italia e tutti gli italiani in queste ore buie si stringono con affetto e vicinanza a tutte le famiglie delle vittime, ai numerosi feriti e a tutto l’amico popolo francese, ancora una volta vittima della furia cieca e omicida del terrorismo».

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, afferma: «L’Italia piange le vittime di Parigi e si unisce al dolore dei fratelli francesi. L’Europa colpita al cuore saprà reagire alla barbarie». Nella mattinata di oggi, sabato 14, presiede la riunione straordinaria del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano.

14 novembre 2015