Terremoto in Indonesia, dalla Cei 500mila euro per la popolazione

Lo stanziamento dai fondi dell’8xmille, in aiuto alle vittime del sima che si è sviluppato a 8 ore di macchina da Makassar, la città principale della zona

La Conferenza episcopale italiana si fa vicina alla popolazione indonesiana colpita, nei giorni scorsi, da un sisma di magnitudo 6.2 con uno stanziamento di 500mila euro dai fondi dell’8xmille che i cittadini italiani destinano alla Chiesa cattolica. Al momento, sono decine le vittime, centinaia i feriti e migliaia coloro che hanno dovuto lasciare le proprie case a causa del terremoto, che si è sviluppato nella notte tra 14 e 15 gennaio a 400 km, circa 9 ore in macchina, da Palu e a 8 ore da Makassar, la città principale della zona. Il bilancio però è ancora provvisorio. Interrotta l’erogazione della corrente e anche la rete cellulare è ancora molto instabile.

La situazione, spiegano dalla Cei in una nota, «è aggravata dal fatto che l’area colpita è ancora considerata “zona rossa” per la pandemia. L’Indonesia è infatti il Paese del Sudest asiatico più colpito dal Covid-19 con quasi 900mila casi e più di 25mila morti. Anche per questo è fondamentale assicurare la massima tempestività nel raggiungere le zone più periferiche e le comunità più vulnerabili». Caritas Indonesia è già all’opera. «La Chiesa che è in Italia – si legge ancora nel comunicato – esprime cordoglio e vicinanza alla popolazione e assicura la propria preghiera per le vittime, i loro familiari e i feriti».

Lo stanziamento della presidenza Cei è destinato a far fronte ai beni di prima necessità attraverso Caritas italiana, che da anni lavora in Indonesia con aiuti umanitari e progetti di sviluppo con la Caritas locale e altri partner.

18 gennaio 2021