Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avuto nel pomeriggio di ieri, 26 novembre, una conversazione telefonica con il presidente della Repubblica Albanese Ilir Meta. A darne notizia è il Quirinale. «Il presidente Mattarella – si legge in una nota – ha espresso il cordoglio per le vittime del terremoto e la solidarietà e la vicinanza al popolo albanese».

Intanto si aggiorna la conta delle vittime del sisma che ha colpito il Paese: i morti accertati finora sono 25, tra cui tre bambini; 600 i feriti. Ma si scava ancora tra le macerie: le squadre d’emergenza sono al lavoro con droni, cani e ruspe. Si temono decine di vittime tra i dispersi. La scossa di magnitudo 6.5 che ha colpitola costa settentrionale, vicino a Durazzo, nelle prime ore del 26 novembre – avvertita fino in Puglia e in Basilicata – , ha fatto registrare proprio qui il più alto numero di vittime, con il crollo di due hotel. E sempre a Durazzo nel primo pomeriggio di ieri si è registrata una nuova scossa di 5 punti di magnitudo.

Oggi, 27 novembre, in Albania è giorno di lutto nazionale, in memoria delle vittime del forte terremoto, come annunciato dal premier Edi Rama durante una visita ai feriti ricoverati in uno degli ospedali di Tirana. «Con una magnitudo così potevano esserci trecento vittime. Non si può dire che sia “andata bene”, ma certo che potesse andare peggio». A parlare è Alessandro Amato, responsabile del Centro allerta tsunami dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia. L’Albania, spiega, era già stata scossa settembre: nell’area c’era stato un sisma di magnitudo 5.4. E lo sciame sismico adesso non si ferma. dopo la scossa principale, alle 07.08 ce n’è stata una di magnitudo 5.4 e intorno alle 14, sempre a nord di Durazzo, ne è stata avvertita un’altra di magnitudo 5 (secondo le prime stime). Nella mattinata poi la terra ha tremato anche in Grecia, alle 5.49, e in Bosnia-Erzegovina, alle 10.19. In Bosnia non risultano feriti ma si registrano diversi danni agli edifici, in particolare a Nevesinje, nella parte meridionale del Paese.

Questa mattina, 27 novembre, la terra ha tremato ancora in Grecia: a 74 chilometri a nordovest della città di Hania, a Creta, alle 9.23 è stata registrata una scossa a una profondità di 56 chilometri, che però non ha provocato feriti né danni. Alcuni edifici sono stati evacuati per sicurezza. Il sisma è stato avvertito nel Peloponneso e in Attica. Stando a quanto riferito dai sismologi ai media locali, il terremoto non sarebbe in relazione con quelli registrati in Albania e in Bosnia.

27 novembre 2019