Terremoto in Afghanistan e Pakistan, il cordoglio del Papa

In un telegramma al nunzio apostolico, Francesco esprime solidarietà e preghiera per tutte le vittime. Caritas italiana: ancora molte le zone isolate

In un telegramma al nunzio apostolico, Francesco esprime solidarietà e preghiera per tutte le vittime. Caritas italiana: ancora molte le zone isolate

Mentre continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito Afghanistan e Pakistan, ed è stato avvertito anche nel nord dell’India, in un telegramma al nunzio apostolico in Pakistan, l’arcivescovo Ghaleb Moussa Abdalla Bader, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, Francesco esprime dolore e solidarietà per tutte le persone colpite dal disastro. Il Papa offre le sue pregheire per le vittime, per i feriti e i dispersi, invocando la benedizione divina su quanti hanno perso i loro cari, sulle autorità civili e sul personale di soccorso impegnato nel salvataggio.
Il sisma, con epicentro a circa 270 km a nord-est di Kabul, ha colpito una vasta area nella regione dell’Hindu Kush. Molte le zone per lo più montagnose e isolate dalle quali al momento non si hanno ancora notizie. I danni più importanti e il maggior numero di vittime, informa Caritas italiana, sembra siano soprattutto in Pakistan nei distretti di Gilgit Baltistan, Chitral, Charsada, Swat, Peshawar, Quetta, Kohat e Malakand, Islamabad, Lahore, Multan and Azad Jammu and Kashmir (AJ&K). Pochissime notizie dall’Afghanistan, dove l’area colpita è prevalentemente sotto il controllo dei talebani.
Attivato sia in Pakistan che in Afghanistan lo stato di emergenza e avviati i soccorsi, ma l’accesso alle zone più remote resta difficilissimo, anche perché molte vie di comunicazione sono interrotte da frane e smottamenti. «Caritas Pakistan – riferisce il direttore Amjad Gulzar – si è attivata prontamente, inviando un team a Peshawar, centro di riferimento per le autorità locali e le agenzie internazionali, per valutare i danni e avviare un coordinamento degli interventi». Il direttore e alcuni suoi collaboratori si sono recati a Rawalpindi, diocesi di riferimento delle zone terremotate, per pianificare i primi aiuti con lo staff diocesano. Caritas italiana è pronta a sostenere gli interventi di assistenza e soccorso.
28 ottobre 2015