Terremoto di magnitudo 4.8 in provincia di Firenze

La scossa alle 5.10 del 18 settembre con epicentro a Marradi. Numerose le scosse di assestamento, la più forte in provincia di Forlì-Cesena. Scuole chiuse in via precauzionale. Protezione civile: al momento non sono segnalati danni a persone o cose

Alle 5.10 di questa mattina, 18 settembre, la terra ha tremato tra Toscana ed Emilia Romagna: una scossa di magnitudo 4.8, avvertita distintamente a Firenze, è stata registrata dall’Ingv, l’epicentro a 3 chilometri a sud ovest di Marradi (Firenze) a una profondità di 8,4 chilometri. In seguito alla prima, avvertite anche numerose scosse di assestamento, la più forte delle quali di magnitudo di 2.8, con ipocentro a 7 chilometri di profondità, avvenuta a 4 chilometri a ovest di Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, a circa 10 chilometri in linea d’aria da Marradi. Centinaia i cittadini scesi in strada. Immediata l’attivazione di Protezione civile e Vigili del fuoco, impegnati nelle verifiche anche nelle abitazioni private. Al momento, riferiscono, «nessuna segnalazione di danni o persone coinvolte».

Controlli anche a Forlì. La scossa con epicentro a Marradi infatti è stata avvertita distintamente in varie zone della vicina Romagna già colpita dall’alluvione di maggio, in particolare nelle zone interne delle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Anche qui, al momento non risultano persone coinvolte. Proprio a Forlì, tra l’altro, è atteso nel pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per l’apertura dell’anno scolastico con la XXIII edizione di “Tutti a scuola”. A Marradi intanto proprio le scuole restano chiuse, in via precauzionale, mentre continuano i controlli. «Per il momento – ha dichiarato a Rainews24 Fabrizio Curcio, capo dipartimento Protezione civile -, non risultano situazioni particolarmente difficili o danni particolari. Attualmente non ci sono altre attività se non informare la popolazione». Scuole chiuse anche nel Mugello. Lezioni regolari, invece, a Forlì, Ravenna e Faenza

Prima di quella delle 5.10, segnalano dalla Protezione civile di Firenze, una scossa di magnitudo 3.3 è stata registrata dall’Ingv a 4 chilometri a sud ovest di Marradi; quindi quella più forte, di  magnitudo 4.8, e le scosse di assestamento. La zona interessata, evidenziano dall’Ingv, «è caratterizzata da alta pericolosità sismica». E ricordano i due forti terremoti del passato più vicini all’area coinvolta dalla sequenza di queste ore, entrambi con epicentro nel Mugello, nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano: quello del 13 giugno 1542, di magnitudo stimata 6.0, e quello del 29 giugno 1919 (6.4), uno dei più forti a oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale. Non solo: l’epicentro di oggi, spiegano ancora dall’Ingv, risulta essere relativamente vicino anche ai terremoti dell’Appennino tosco-romagnolo, in particolare a quelli del 22 marzo 1661 (magnitudo 6.05) e del 29 ottobre 1725 (5.67).

Ritardi e cancellazioni, in mattinata, sulla rete ferroviaria per verifiche di stabilità. Deviata anche l’Alta velocità, sulla vecchia linea direttissima (linea da Prato), informa sui social il presidente della Toscana Eugenio Giani. La circolazione dei treni invece è già tornata regolare a Faenza, si legge sul sito di Trenitalia. Nel frattempo, «stiamo continuando a fare verifiche su tutta l’area, grazie anche alle squadre della Protezione civile della Regione Toscana, di quelle locali e dei vigili del fuoco. Saranno controlli effettuatati con la massima accuratezza. Ora con la luce del giorno, le verifiche saranno ancora più approfondite», ha assicurato l’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni.

«Molte strutture danneggiate», tra cui il palazzo comunale, a Tredozio, riferisce il sindaco Simona Vietina, dove è in corso anche l’evacuazione di una porzione di una casa di riposo. Il paese in provincia di Forlì-Cesena, già colpito dall’alluvione, è stato epicentro di almeno 4 scosse di assestamento, di cui la più forte di magnitudo 3. «Siamo tutti fuori casa – le parole della prima cittadina -, ho aperto il Centro operativo comunale, attendiamo l’intervento dei vigili del fuoco». Dopo l’alluvione, «si continuano a vivere giorni difficili, uno dopo l’altro». Anche a Cesena, riferisce il sindaco Enzo Lattuca – che è anche presidente della Provincia – «ci stiamo muovendo per le verifiche sugli edifici scolastici. Sembra tutto abbastanza sotto controllo, anche nei Comuni limitrofi». L’evento sismico infatti, avvertito in un’area compresa tra Perugia e Trento, riferiscono dall’Igv, «è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino  tosco-emiliano, in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana».

18 settembre 2023