Terremoto a Roma, nessun danno

Scossa breve di magnitudo 3.3 alle 5.03 a Fonte Nuova, avvertita in molti quartieri della Capitale: paura, gente in strada

Terremoto a Roma, avvertito un po’ ovunque in città, tanta paura ma nessun danno, almeno al momento. La scossa, di magnitudo 3.3, registrata alle 5.03 di oggi, 11 maggio, nell’area di Fonte Nuova, in provincia di Roma, è durata fra i sei e i dieci secondi ma ha portato tanta gente a scendere in strada in molti quartieri della Capitale, anche a molta distanza dall’epicentro, in particolare nella zona a est, sull’Appia, nonostante la pioggia che imperversava in quei momenti su Roma. Epicentro a 10 chilometri e mezzo di profondità. Migliaia i commenti sui social, molte chiamate ai centralini delle forze dell’ordine. Ma nessuna richiesta di soccorso né segnalazione di danni.

Il sisma «è stato avvertito entro qualche decina di chilometri», ha detto il sismologo Alessandro Amato (Ingv) a Sky Tg24, ed è stato avvertito da qualche milione di persone». Questo sisma, di carattere sussultorio, «ci ha svegliato bruscamente». Sono 15 i Comuni compresi nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: oltre a Fonte Nuova, Mentana, Monterotondo, Roma, Guidonia Montecelio, Sant’Angelo Romano, Riano, Ciampino, Tivoli, Castelnuovo di Porto, Sacrofano, Palombara Sabina, Frascati, Formello e Capena.

A Fonte Nuova, lungo la Nomentana, l’effetto più forte. «Un forte boato e tanta comprensibile paura ma non abbiamo segnalazione di danni», ha detto il sindaco Piero Presutti poco dopo il sisma. «Le case hanno tremato e i cittadini si sono allarmati. a Fonte Nuova ci sono persone che provengono da zone limitrofe ad Amatrice e quindi sono particolarmente sensibili. Qualcuno è sceso in strada. Ci siamo attivati subito con la Protezione Civile e sappiamo che è tutto a posto».

«La scossa non ha generato danni nei Comuni di Fonte Nuova, Mentana e Monterotondo che sono i comuni più prossimi alla zona epicentrale», ha detto il capo ufficio stampa della Protezione civile, Pierfrancesco De Milito, a RaiNews 24. «La tranquillità non è un atteggiamento da applicare al rischio sismico – ha aggiunto – ma sapendo che l’Italia è un Paese esposto a questo rischio, non dobbiamo
meravigliarci o spaventarci di scosse come queste».

L’area interessata dalla scossa di questa mattina »non presenta una sismicità significativa negli ultimi anni», conferma l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: «Guardando i terremoti dal 1985 ad oggi, sono presenti pochissimi eventi e di bassa magnitudo, mentre se ci si sposta ad est, verso i comuni di Guidonia e Tivoli, la sismicità è più frequente». Anche la sismicità storica estratta dal “Catalogo Parametrico Italiano” «non evidenzia terremoti significativi nelle vicinanze dell’epicentro di questa mattina». Tra gli eventi sismici da segnalare, il terremoto del 24 aprile 1901 di magnitudo stimata 5.3 con epicentro nell’area della Sabina. La pericolosità sismica dell’area è definita “media” secondo il modello di riferimento per l’Italia ma diventa più elevata spostandosi di pochi chilometri ad est.

11 maggio 2020 – aggiornato alle 8.00