Terremoto a Napoli

Epicentro ai Campi Flegrei per la scossa di magnitudo 4.0, nella serata del 2 ottobre. E lo sciame sismico continua. Paura ma, al momento, nessun danno significativo

Epicentro nei Campi Flegrei per la scossa di terremoto di magnitudo di 4.0 che ieri sera, 2 ottobre, alle 22.08 ha colpito la provincia di Napoli, avvertita distintamente nel capoluogo. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma è avvenuto a una profondità di 3 chilometri, dando il via a uno sciame sismico, con variazioni in più o in meno di 0.3. È stato avvertito in varie zone di Napoli, sia nella zona collinare del Vomero sia sul lungomare, a Posillipo e nelle aree del centro, a ridosso di piazza del Plebiscito.

Nella zona dell’epicentro, registrata la caduta di calcinacci, accompagnata da tanta paura, ma, al momento, nessun danno significativo. Numerose anche le segnalazioni al centralino di Vigili del fuoco di Napoli. Dal Comune di Pozzuoli invece – a 5 chilometri dall’epicentro – è stato diramato su Facebook un avviso in cui si invita la popolazione a segnalare eventuali «danni o disagi» al comando della Polizia municipale. «L’Osservatorio vesuviano dell’Ingv – spiegano – ha provveduto a comunicare a questa amministrazione che a partire dalle ore 22.08 (ora locale) è in corso una sequenza di eventi sismici nell’area dei Campi Flegrei con magnitudo massima preliminare di 4, con variazioni in più o in meno di 0.3. L’evento più significativo, localizzato in prossimità di via V traversa Pisciarelli, si è prodotto alle 22.08, ora locale, alla profondità di 2.6 km», sempre con la stessa magnitudo.  Il Comune, insieme alla Protezione civile, «segue da vicino l’evolversi della sequenza sismica in atto e fornirà successivi aggiornamenti fino a conclusione del fenomeno».

Il nuovo sisma è arrivato al termine di una giornata che ha visto la riunione, in Regione, sugli eventi sismici che stanno interessando la zona dei Campi Flegrei, con il governatore Vincenzo De Luca, per fare in particolare una verifica sui piani già esistenti sul fronte dei trasporti e della sanità.

3 ottobre 2023