È stato l’arcivescovo di Colonia, il cardinale Rainer Maria Woelki, a celebrare domenica 12 febbraio una Messa nella chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci a Tabgha, in occasione del restauro dell’atrio della chiesa, distrutto da un incendio doloso da parte di estremisti ebrei il 18 giugno 2015. «In un periodo di crescente nazionalismo, abbiamo bisogno di riconciliazione e di una vita che affonda le sue radici nel Vangelo – le parole del porporato -. I potenti di tutto il mondo alimentano, ora più che mai, le idee nazionalistiche, offrendo loro un quadro religioso». In questo modo «promuovono la discriminazione e portano soprattutto i giovani all’odio e alla violenza» ha aggiunto il cardinale, ribadendo che «come cristiani, siamo chiamati a dare forma concreta al Regno e alla giustizia di Dio attraverso le nostre azioni».

A dare notizia della celebrazione è il Patriarcato latino di Gerusalemme, che riferisce anche della presenza, tra gli altri, del nunzio apostolico in Israele Giuseppe Lazzarotto, di monsignor George Bacouni, arcivescovo melchita di Akka, dell’ex direttore della Dormizione e del monastero di Tabgha padre Nikodemus Schnabel. Con loro il presidente israeliano Reuven Rivlin insieme a capi religiosi musulmani, drusi ed ebrei. Rivlin in particolare ha voluto ringraziare «tutti coloro che hanno lavorato duramente per ripristinare questo luogo, e per dire chiaramente che questo odio non può vincere».

A colpire la chiesa, nel giugno del 2015, era stato un gruppo estremista ebraico conosciuto come il “Price Tag” (Il prezzo da pagare), che aveva rivendicato l’incendio doloso appiccato all’edificio. I danni provocati: oltre un milione di euro. Le autoorità israeliane hanno contribuito al restauro con 370mila euro.

14 febbraio 2017