Telefono Azzurro in prima linea per bambini e ragazzi

Presentato il Bilancio sociale della onlus relativo al 2018: 4.276 i casi gestiti. Il protocollo con la Federazione dei medici, contro la violenza sui minori

Intervenire nell’emergenza ma anche e soprattutto lavorare sulla prevenzione di fenomeni come il bullismo, i rischi della rete, gli abusi e i maltrattamenti. Sono le coordinate dell’impegno di Telefono Azzurro, che il 17 luglio ha presentato il Bilancio sociale relativo al 2018, insieme al nuovo logo, in una versione più semplice e immediata, «adatta al mondo tecnologico che viviamo, capace di rappresentare la propria anima in continua evoluzione che tuttavia continua ad aver bisogno del supporto umano». Nel bilancio, numeri che raccontano idee e strumenti messi in campo ogni giorno, sia a livello globale che a livello locale, per «dare risposte adeguate – ha spiegato il presidente della onlus Ernesto Caffo – alle nuove esigenze dei giovani». Specie in un tempo come il nostro in cui «l’avvento travolgente della rivoluzione digitale ha annullato le barriere» e «i ragazzi ne sono protagonisti ma anche vittime». Proprio per questo, ha ribadito Caffo, «la difesa dell’infanzia non può che essere affrontata a livello interazione, partendo sempre da un impegno effettivo e quotidiano nel locale».

Una scelta che Telefono Azzurro porta avanti da 32 anni, «presente dove c’è necessità di ascolto, prevenzione e intervento» e che nel 2018 si è “tradotta” il 4.276 casi gestiti attraverso tutte le linee d’ascolto e di emergenza: una media di 7,6 casi al giorno attraverso la linea di ascolto per bambini e adolescenti “1.96.96”. Sempre nel corso dello scorso anno, la onlus ha gestito sulla linea Emergenza infanzia, al numero “144”, 6,2 casi al giorno, e 66 casi al numero “116.000”, la linea per i minori scomparsi funzionante dal 2009. I dati di bilancio registrano una crescita dei proventi del 10% e una diminuzione del 4,8% degli oneri, rispetto al 2017. Aumentano infatti i fondi per le attività di formazione ed educazione dedicati al bullismo, alla sicurezza in rete e l’aiuto ai bambini in carcere mentre si registra un’ulteriore diminuzione dei costi del personale rispetto all’anno precedente. «In questo modo – rivendicano dall’organizzazione in una nota – Telefono Azzurro ha rafforzato la sua presenza anche in tutti i principali network internazionali che si occupano di tutela dell’infanzia e promozione dei diritti dei bambini e adolescenti, nelle istituzioni e sempre di più sul territorio, nelle scuole e nelle carceri con progetti che mirano a diffondere la cultura della prevenzione e della tutela infanzia e adolescenza».

Molte le collaborazioni con associazioni, enti, servizi e istituzioni, oltre che con il mondo dell’impresa, per affrontare i temi dell’abuso e del bullismo ma anche per promuovere proposte di leggi e piani di azione e intervento su queste tematiche. Va in questa direzione anche il protocollo d’intesa firmato in occasione della presentazione del Bilancio sociale con la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), finalizzato a «conoscere, riconoscere, intervenire e proteggere i bambini da abusi e maltrattamenti». Previsti, tra le altre cose, corsi di aggiornamento, perfezionamento, alta formazione, seminari, workshop, un’attività di divulgazione e informazione e l’individuazione di linee guida e best practice per prevenire e contrastare la violenza su bambini e adolescenti.

«L’intesa con Telefono Azzurro nasce da una comunanza di intenti e di sentire – ha spiegato il presidente Fnomceo Filippo Anelli -. Proteggere e tutelare i soggetti fragili, tra i quali i minori, è dovere morale di ogni medico, tanto che abbiamo voluto scriverlo, nero su bianco, nel nostro codice di deontologia». L’intesa siglata avrà durata triennale e sarà attuata tramite l’istituzione di un gruppo di lavoro che vedrà rappresentanti di entrambe le parti. Il presidente di Telefono Azzurro Caffo ha ricordato che l’associazione «da sempre persegue una politica d’intervento di rete attraverso la stipula di accordi e protocolli d’intesa con soggetti istituzionali, enti e associazioni interessati a progettare congiuntamente la realizzazione di interventi integrati per la protezione e la tutela dei minori coinvolti in situazioni di disagio». Adesso, inoltre, «si impegna a realizzare una raccolta sistematica dei dati che emergeranno dalle azioni congiunte e alla diffusione delle buone prassi emerse».

19 luglio 2019