Teatro dell’Opera, il sipario si riapre con “Rigoletto”

Riparte la stagione del Teatro Costanzi. Ottimi i numeri degli anni passati: aumenta il pubblico pagante (+60%), cresce il pubblico giovane (anche grazie a programmi mirati) e al successo nelle periferie di Opera Camion

Con ben 13 produzioni d’opera (di cui 9 nuovi allestimenti), il Teatro Costanzi di Roma alza il sipario sulla nuova stagione 2018-2019. «Ampliare i confini del teatro musicale e aprirsi a creazioni dei nostri giorni non è frequente oggi nei teatri d’opera italiani». Così, il sovrintendente Carlo Fuortes. «Lo facciamo – spiega – perché abbiamo molta fiducia nel nostro pubblico, in gran parte nuovo, che ci ha incoraggiato fin qui». E i numeri sembrano confermare: in area metropolitana dove circa il 9,8% del Pil è generato dalla cultura (la media italiana è del 6%), l’opera ha un ruolo strategico. Non solo la fondazione lirica di Roma, che lavora in stretta collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è una delle maggiori aziende culturali della Capitale in termini d’occupazione (l’8,6% contro la media italiana del 6,1%) e di fatturato, ma è diventata uno dei principali poli di attrazione. Lo dimostrano l’aumento del pubblico pagante (+60%), la crescita del pubblico giovane (anche grazie a programmi mirati), il successo nelle periferie raggiunte dall’Opera Camion. Ad inaugurare il 2 dicembre il cartellone lirico, quest’anno, è un’opera popolare: il verdiano “Rigoletto”, di cui sono programmate nove recite. Dirige Daniele Gatti. La regia è di Daniele Abbado mentre le voci sono quelle di Ismael Jordi, Roberto Frontali e Lisette Oropesa nei ruoli principali.

Il titolo successivo è “Tosca” (7 dicembre) di Puccini – scene e costumi della prima assoluta (in questo stesso teatro, il 14 gennaio 1900) – con dodici repliche distribuite tra dicembre 2018 e giugno 2019, a cui segue “La Traviata” (12 gennaio 2019) di Verdi nell’edizione con la regia di Sofia Coppola: scene di Nahan Crawley e costumi di Valentino. Non la si vedeva a Roma dal 1979, quando trionfò Katia Ricciarelli, torna “Anna Bolena” (20 febbraio 2019) di Donizetti, capolavoro del belcanto nel quale si misureranno Maria Agresta e Carmela Remigio nei due ruoli principali. Dirige Riccardo Frizza, regia di Andrea De Rosa, uno degli astri emergenti del teatro in musica. Non mancano i classici: “Orfeo ed Euridice” (15 marzo 2018) di Cluck nell’originale versione di Vienna dell’opera (1762). Dirigerà Gianluca Capuano, con la regia di Robert Carsen. Interpreti, il controtenore Carlo Vistoli, Mariangela Sicilia e Emoke Barath. La coproduzione è internazionale, realizzata con Canadian Opera Company, Château de Versailles Spectacles e il Théȃtre des Champs Elysèes di Parigi. Altra coproduzione, questa volta con il Teatro La Fenice di Venezia, dal 14 al 20 aprile 2019 è la volta della più famosa delle operette: ”La vedova allegra” di Franz Lehár. Il lavoro sarà diretto dal musicista emergente Constantin Trinks con la regia di Damiano Michieletto.

Tra le proposte in stagione, un’opera presentata in Teatro una sola volta, nel 1966: “L’angelo di fuoco” (23 maggio 2019) di Sergej Prokof’ev, capolavoro dalle forti valenze simboliche, con l’atteso ritorno di Emma Dante alla regia. Concertazione di Alejo Pérez. Sempre di Emma Dante, torna in scena dall’8 al 13 giugno 2019 “La Cenerentola” di Rossini –  in occasione del bicentenario della prima al romano Teatro Valle –, qui nella versione di successo della stagione 2016. Immancabile Mozart con un nuovo allestimento per il “Don Giovanni” diretto da Jérémie Rhorer (regia di Graham Vick) e “Idomeneo, re di Creta”  che torna nell’Urbe dopo quasi quarant’anni in una coproduzione con il Teatro Real di Madrid e la Canadian Opera Company d Toronto. Regia di Carsen e Mariotti sul podio, al suo debutto al Costanzi. Della stagione lirica fanno parte anche tre lavori contemporanei: un evento-spettacolo affidato a William Kentridge, l’opera “Un romano a Marte” (dal 22 al 24 novembre) di Vittorio Montalti, vincitrice del concorso 2013/2014 dedicato a giovani compositori bandito dal Costanzi, e una “commedia strumentale” ispirata a Pinocchio di cui è autrice Lucia Ronchetti. Infine, una novità: è il ritorno della verdiana “Aida”, dopo tanti anni di assenza, alle Terme di Caracalla in un nuovo allestimento curato dall’argentino Hugo De Ana.

 

 

26 ottobre 2018