Tampone per chi entra in Italia e Super Green pass fino al 31 marzo

Misure restrittive anche per chi arriva dall'Europa nell'ordinanza firmata dal ministro Speranza. La reazione dell'Ue. Il Consiglio dei ministri intanto proroga lo stato di emergenza al 31 marzo. Obbligo vaccinale esteso a personale scolastico e forze dell'ordine. Niente mascherine all'aperto

Coronavirsu: l’Italia alza la guardia contro la variante Omicron. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri sera, 14 dicembre, una nuova ordinanza che prevede l’obbligo del test negativo in partenza per tutti gli arrivi dai Paesi dell’Unione europea. Per i non vaccinati, precisa una nota del ministero della Salute, oltre al test negativo è prevista la quarantena di 5 giorni. Sono prorogate inoltre le misure già previste per gli arrivi dai Paesi extraeuropei. L’ordinanza, specificano dal ministero, è valida a partire dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio. Contestualmente, è stato prorogato fino al 31 marzo  il Green pass rafforzato in zona bianca, che scadeva oggi, 15 gennaio.

«Necessario e urgente», nelle parole di Speranza, rinnovare le misure restrittive per chi arriva dai Paesi extraeuropei e aumentare il rigore anche nei confronti dei viaggi dall’Europa. Misura, quest’ultima, non concordata con l’Ue, tanto che la vicepresidente della Commissione Vera Jourova, ha indirettamente chiesto all’Italia di giustificare la sua scelta. «Immagino che se ne parlerà al Consiglio europeo» in programma per domani, 16 dicembre, «perché queste decisioni individuali degli Stati – ha commentato – minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue».

Nel dettaglio, il provvedimento prevede che chi arriva da Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco e non è vaccinato rimanga cinque giorni in isolamento fiduciario. Chi invece ha ricevuto il vaccino deve aver effettuato il test prima di entrare in Italia. La regola vale anche per gli italiani che vanno all’estero al momento di tornare in patria. Per chi arriva da tutti gli altri Stati, italiani compresi, se non si è vaccinati la durata della quarantena è di dieci giorni. Chi invece è vaccinato deve effettuare «un test molecolare nelle 72 ore antecedenti all’ingresso» oppure «un test antigenico nelle 24 ore antecedenti all’ingresso». Per chi arriva «dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda del nord il test molecolare deve essere effettuato nelle 48 precedenti all’ingresso». rimane la possibilità di andare all’estero in sicurezza per motivi turistici attraverso i corridoi Covid free «operativi verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam)». Ancora, è  prorogato fino al 31 gennaio il divieto di ingresso per chi arriva da Sudafrica,  Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, e Swatini.

«In considerazione del rischio sanitario connesso al protrarsi della diffusione degli agenti virali da Covid-19», il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto necessario a prorogare lo stato di emergenza al 31 marzo. Prorogate dunque tutte le disposizioni messe in campo per contrastare la pandemia, dalle zone di colore ai prezzi calmierati per test antigenici e tamponi molecolari. Fino al 31 marzo, inoltre, sono confermati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Il testo stanzia poi 6 milioni, nel 2022, per la realizzazione di un hub militare «idoneo a consentire lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali». Nessun obbligo di mascherina all’aperto.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, scatta da oggi, 15 dicembre, l’estensione dell’obbligo vaccinale oltre che ad operatori sanitari e delle rsa anche a personale scolastico – docente e non -, anche delle paritarie, e dei servizi educativi per l’infanzia, forze di polizia e militari. In sintesi, tutto il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, il personale dei servizi segreti, della polizia locale e di quella penitenziaria. Per tutti diventa obbligatorio completare il ciclo vaccinale fino alla terza dose, con la dose booster da effettuare entro i termini di validità del Green pass. Obbligo anche per il «personale dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionale di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore», si legge nel decreto. Gli agenti non vaccinati, specificano dal Viminale in una nota, saranno sospesi e privati di pistola, tesserino e manette in dotazione. Se si presenteranno comunque al lavoro, rischiano una multa fino a 1.500 euro. Prevista la sospensione dal lavoro anche per i docenti inadempienti, con la conservazione del posto di lavoro ma senza retribuzione. La sospensione, naturalmente, vale fino alla comunicazione dell’avvenuta vaccinazione. L’onere dei controlli spetta ai dirigenti. Chi non li effettua rischia sanzioni da 400 a mille euro mentre per chi va al lavoro senza vaccino oltre alle sanzioni disciplinari la multa va da 600 a 1.500 euro.

15 dicembre 2021