Taglio fondi all’editoria, l’appello al premier Conte
L’allarme di Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi: «Sostegno al pluralismo chiaro e trasparente, ma lavoro serio per evitare conseguenze disastrose sul settore»
Cresce l’allarme per l’annunciato taglio dei fondi per l’editoria, che dovrebbe essere contenuto nella manovra di bilancio. E cresce anche la richiesta di intervenire con un “lavoro serio” per la tutela del pluralismo e per la garanzia dei livelli occupazionali. Alleanza delle Cooperative, File, Fisc e Uspi hanno deciso di scrivere un appello al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il giorno dopo la pubblicazione sui giornali dell’appello lanciato dalla File (Federazione italiana liberi editori) al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Chiediamo al Presidente – si legge nell’appello rivolto a Conte – un ripensamento urgente del Governo rispetto ai tagli indiscriminati di risorse del Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione – si legge nella lettera inviata al Presidente del Consiglio -. I tagli sono previsti in un emendamento all’interno della Legge di Bilancio in discussione e approvazione al Senato. I tagli annunciati avranno effetto dal 2019, con ripercussioni pesantissime su diversi giornali cooperativi e delle altre realtà no profit, e su tutto l’indotto. Crediamo che il Governo e lo Stato debbano invece essere parte attiva e vigile per la promozione e la tutela del fondamentale diritto ad un informazione plurale, in coerenza con l’art.21 della Costituzione, e non mortificare il pluralismo con tagli così pesanti e repentini».
Le quattro organizzazioni che operano nel settore – tra cui la Federazione italiana settimanali cattolici (cui aderisce anche Romasette.it, che non percepisce contributi pubblici all’editoria ma è solidale con la “battaglia” della federazione e degli altri operatori) – chiedono «che venga ritirato l’emendamento riferito ai tagli all’editoria e che vanga avviato con urgenza un Tavolo di confronto con tutte le categorie impegnate nella filiera editoriale dell’informazione per ricercare, a partire dalla Legislazione attuale, ogni possibile miglioramento sul terreno del rigore, della trasparenza e dell”innovazione».
«Confidiamo nell’impegno del Presidente del Consiglio – conclude l’appello – di rinviare i tempi di applicazione di ipotesi di tagli dei Fondi al 2020 per creare le condizioni rapide per un confronto serrato sul merito dei cambiamenti da proporre all’attuale Legge che potrebbe vederci tutti, parte pubblica, cooperative, privati, impegnati per costruire nel 2019 soluzioni adeguate ed innovative di sostegno all’intera filiera editoriale. Siamo per un sostegno al pluralismo chiaro e trasparente, ma occorre un lavoro serio e di insieme per evitare conseguenze disastrose sul settore».
17 dicembre 2018