sea eye

Le agenzie esprimono «grave preoccupazione» per la situazione dei 62 migranti soccorsi il 3 aprile dalla nave della Sea Eye. «Situazione difficile»

L'ong ha consegnato cibo, acqua, medicine, vestiti e coperte alla nave della Sea Eye bloccata da oltre una settimana in acqua internazionali con a bordo 63 personei

Tre anni fa nel Mediterraneo ce n'erano in azione 9, con 12 navi; ora sono rimaste in 3: Open Arms, Sea Watch e Sea Eye. Intanto i governi europei continuano ad ostacolare l'azione delle navi di soccorso

Alcuni andranno a Scicli, in Sicilia, altri saranno collocati in strutture della diaconia valdese. Il presidente Luca Negro: «Che si tratti di corridoi umanitari o di persone salvate in mare, quello che conta è la vita umana»

Dopo 19 giorni dal salvataggio, hanno toccato terra a Malta le 49 persone a bordo delle due navi, grazie a un accordo europeo che li distribuirà in 8 Paesi europei, tra cui l'Italia. Le reazioni

L'annuncio del premier di Malta, che ha comunicato l'ok all'accordo europeo per ripartire le 49 persone tratte in salvo dalle due navi tra 8 Paesi Ue, tra cui l'Italia. Il "grazie" alla società civile

Il presidente dell'Agenzia dei religiosi per la cooperazione allo sviluppo padre Gnesotto: «49 migranti prigionieri, senza patria, ostaggio di una disputa tra Stati». I diritti umani, «priorità da rispettare»

L'intervento nel pomeriggio del 18° giorno in mare: «Che salvare vite umane fosse sempre più difficile lo sapevamo ma questo è un nuovo record negativo». Le navi ancora nelle acque maltesi

Dopo 19 giorni alcuni migranti rifiutano il cibo, si temono atti di autolesionismo. Sami (Unhcr): «Salvataggio e sbarco nel più vicino porto sicuro vanno distinte da accoglienza»

Dopo l'appello del 3 gennaio all'Italia e ai Paesi Ue per sollecitare lo sbarco immediato dei migranti a bordo di Sea Watch e Sea Eye, la richiesta di chiarire la posizione del Bel Paese sulla vicenda

Il presidente della Pontificia Accademia per la vita sulla vicenda Sea Watch e Sea Eye: «L’inferno è lasciare 49 persone al freddo nel Mediterraneo». Ramonda (Apg23): «Pronti ad accoglierle»

Sulla vicenda delle navi Sea Watch e Sea Eye, nel Mediterraneo da giorni, il comunicato Cer: «Non possiamo restare indifferenti». Sulla prima imbarcazione intanto alcuni rifiutano il cibo