Suore Ospedaliere: 200 anni al servizio degli ammalati

Dal 1821 attive in quello che oggi è il San Giovanni – Addolorata, sono presenti anche all’Ifo, in rsa e case di cura. Messa con il cardinale Tagle e il vescovo Ricciardi

Da duecento anni le Suore Ospedaliere della Misericordia hanno una missione: accogliere i malati nel corpo e nello spirito. L’ospitalità è il quarto voto delle sorelle che, secondo il volere di Papa Pio VII e l’ispirazione data da Dio alla principessa Teresa Orsini Doria – oggi Serva di Dio –, il 16 maggio 1821 furono introdotte nell’Archiospedale del Santissimo Salvatore ad Sancta Sanctorum (attuale azienda ospedaliera San Giovanni-Addolorata) per la direzione e il servizio alle inferme. Uno tra i primi istituti religiosi femminili ospedalieri sorti a Roma, dove tutt’ora dirigono la Scuola per infermieri professionali “Suore Della Misericordia”, oltre a garantire la loro professionalità anche all’Ifo – Istituto Dermatologico San Gallicano, in residenze per anziani e case di cura come la clinica Mater Misericordiae, negli ospedali di Alatri, Frosinone e Abbadia San Salvatore (Siena), per citarne alcuni.

Da duecento anni un servizio: “Seminare misericordia”. Questo lo slogan scelto per il bicentenario della fondazione, celebrato ieri, 16 maggio, nella chiesa Mater Misericordiae, con una Messa presieduta dal cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, concelebrata dal vescovo Paolo Ricciardi, delegato per la pastorale sanitaria della diocesi, che in quella stessa chiesa ha trascorso la sua infanzia. Nel rispetto delle misure anti-Covid, la festa è stata ristretta, ma l’eco è arrivato in tutte le comunità Som del mondo, grazie alla diretta in streaming dal sito della congregazione, che conta missioni in Usa, Filippine, Madagascar, Nigeria, Camerun, Polonia, Indonesia. A supportarle nei progetti, l’Associazione volontari La Cometa, composta da laici impegnati in  diverse iniziative, dall’orto solidale ospitato a via Latina 30 ai mercatini con i prodotti missionari.

A spiegare l’attualità del loro carisma è madre Paola Iacovone, superiore generale, tra le pioniere della prima missione all’estero, in India, nel 1978, dove è rimasta per 20 anni. «Oggi per noi “seminare misericordia” significa guardare al cammino di ogni giorno, cominciando dai piccoli gesti, piccole azioni, col coltivare pensieri e sentimenti di bene. Le grandi cose forse non riusciremo a farle ma non è quello che Dio vuole da noi. Il cammino di misericordia è un cammino fatto di “piccolezza”, perché Dio è presente nell’impercettibile, nel soffio, nella brezza leggera».

17 maggio 2021